Versilia. una “creazione” di Papa Leone X

Si potrebbe tranquillamente affermare che la Versilia sia stata “creata” 500 anni fa da Papa Leone X. Tutto nasce da un lodo del 1513 di Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, che assegnava Pietrasanta e le terre circostanti alla famiglia medicea: la Versilia si legava così a Firenze. L’odierna Versilia è una zona ad elevata vocazione turistica, apprezzata per le bellezze paesaggistiche (come le splendide Alpi Apuane), le famose località balneari e la grande tradizione artistica.
Un “unicum” territoriale, culturale e amministrativo
La Versilia corrispondente all’antico Capitanato di Pietrasanta è oggi compresa nei confini amministrativi di quattro Comuni: Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema. Un territorio storicamente omogeneo, con caratteristiche peculiari rispetto alle località limitrofe. Mentre queste ultime, infatti, rimasero nel corso dei secoli sotto il controllo di Lucca, la Versilia fu separata dalla madrepatria nel 1513, quando i Fiorentini, desiderosi di tornare in possesso delle terre cedute ai Lucchesi nel 1494, poterono contare sull’appoggio di un Pontefice mediceo.
Dopo l’elezione di Leone X, Firenze propose a Lucca di affidare la contesa ad un arbitrato papale: così, il 29 settembre, il Santo Padre decise di sottoporre il Capitanato di Pietrasanta al dominio fiorentino. Da allora, e fino al 1859, la Versilia avrebbe costituito un unicum territoriale, culturale ed amministrativo nell’ambito della Repubblica di Firenze. Anche dal punto di vista ecclesiastico rappresentò sempre un’eccezione rispetto ai territori lucchesi, ricadendo prima nella giurisdizione della Diocesi di Luni, poi in quella di Pisa.
Michelangelo Buonarroti in Versilia
L’atto di Leone X condizionò dunque profondamente la storia e lo sviluppo della Versilia, contribuendo in maniera decisiva alla sua originalità in fatto di cultura e tradizioni.
La decisione papale avrebbe avuto anche un’altra conseguenza fondamentale per la storia di questi territori: ovvero l’arrivo in Versilia di Michelangelo Buonarroti, obbligato dal Sommo Pontefice ad abbandonare le cave marmoree di Carrara per rilanciare l’estrazione dell’“Oro delle Apuane”.
Questo testo di Alessandro Bassetta è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. E’ possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it