Schizofrenia occidentale verso la Cina. La persecuzione della Chiesa di Dio

Uno degli elementi più straordinari dell’attualità, e in particolare dell’attualità raccontata dai mass media, è la vera e propria schizofrenia che riguarda la Cina. Corteggiata da molti, in particolare quelli che si definiscono democratici e progressisti, e che però sono pronti a indignarsi se qualcuno negli anni ’30 aveva un atteggiamento dialogante con – che so, Hitler o Mussolini. Eppure sotto i loro occhi quel governo, quello di Pechino, un mostruoso ibrido capital-comunista, compie atrocità su una scala e con una tranquilla pervicacia da far impallidire qualsiasi confronto. Mi sono venute in mente queste considerazioni leggendo il Report annuale della Chiesa di Dio Onnipotente sulla persecuzione compiuta nei suoi confronti.
Leggiamo dei continui attacchi che il Partito Comunista Cinese ha compiuto nel 2020 contro questa fede religiosa sotto l’ombra del COVID-19. Nel corso del 2020 non meno di 7055 Cristiani membri della Chiesa di Dio Onnipotente sono stati arrestati e 1098 hanno subito condanne, mentre 21 sono state torturati a morte. Il report espone in maniera dettagliata l’operazione di distruzione tuttora in corso da parte del PCC delle sedi di attività religiose e di simboli cristiani, perdurante nonostante la pandemia, e pubblica documenti riservati che raccomandano un intensificazione del contrasto alla “destabilizzazione”.
“In nome della necessità di assicurare l’integrità ideologica e la stabilità del regime nel mezzo dell’epidemia, il Partito ritiene che la Chiesa di Dio Onnipotente sia un bersaglio critico in quanto costituirebbe una “velata minaccia alla sicurezza politica nazionale”, sfruttando persino l’opportunità di compiere visite di controllo nelle case e ispezioni di controllo a causa della pandemia per identificare ed arrestare Cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente” afferma un comunicato. Le operazioni di arresto di Cristiani da parte del PCC non hanno subito pause nonostante la situazione di caos dovuta al COVID-19; e la situazione continua a peggiorare
In febbraio, sebbene molte città e villaggi fossero in regime di lockdown, nella provincia del Sichuan è stata condotta una operazione congiunta di arresti che ha condotto alla cattura di 142 Cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente. Fra il 16 e il 17 di maggio, in soli due giorni, nella città di Linfen, provincia dello Shandong, almeno 120 Cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente sono stati arrestati.
Oltre 200 Cristiani sono stati arrestati nella provincia dello Zhejiang il 3 dicembre: alcuni di questi erano stati tenuti sotto controllo da parte della polizia per quasi un anno. I Cristiani trattenuti in stato di arresto vengono sottoposti a diverse forme di tortura: vengono privati del sonno, sono sottoposti a scosse elettriche, ammanettati ai polsi e quindi appesi per le manette, torturati con morse di ferro ai capezzoli. Almeno 21 Cristiani sono morti nel corso del 2020 in seguito a questa orrenda persecuzione, torturati brutalmente o abusati in altri modi durante la detenzione in stato di arresto.
Qin Shiqin, un membro della Chiesa di Dio Onnipotente della provincia di Shandong, è deceduto dopo essere stato trattenuto in una stazione di polizia per 10 giorni. Il suo cadavere riportava gonfiori al viso e segni di sangue agli angoli della bocca. Statistiche incomplete mostrano che almeno 1098 membri della Chiesa di Dio Onnipotente sono stati condannati nel corso del 2020. Jiang Yanghua, un Cristiano di Xinjiang, è stato condannato ad una pena di 15 anni per avere “convocato” degli incontri. Altri tre Cristiani che erano minorenni al momento del loro arresto sono stati condannati a pene da tre anni a tre anni e mezzo.