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Nostalgia di Hong Kong

Il viandante04 Dicembre 2020
Testo dell'audio

Questo 2020, è stato un anno terribile. Non penso di dover dire a tutti i motivi per cui io vedo in modo così negativo questo anno, tutti sappiamo della pandemia e di come ha influenzato le nostre vite e ancora le sta influenzando. Poi, per me personalmente è stato un anno molto negativo per quanto riguarda la mia salute, con vari problemi di varia natura. Poi, sempre per me e per persone come me legate alla Cina, è stato anche l’anno in cui Hong Kong ha sofferto una situazione sociale e politica insopportabile. Devo dirvi a livello personale, che io considero Hong Kong come la mia seconda città, ci sono legato per motivi familiari e la frequento da oramai quasi vent’anni. Quindi, questa situazione che rende difficile per me visitare la città, mi fa venire una grande nostalgia per Hong Kong, una città per cui ho sempre avuto un’ammirazione del tutto particolare. Città ordinata, città piena di vita, città piena di colori.

Il cattolicesimo ha avuto una grande influenza su Hong Kong, fino dalla prima metà del XIX secolo, quando vari missionari e missionarie cominciarono ad affluire nella città che sarebbe divenuta da lì a poco una colonia britannica. La percentuale di cristiani in Hong Kong non è molto alta, ma l’influenza delle istituzioni cattoliche e protestanti in vari ambiti della società è molto elevata.

La mia nostalgia della città diventa ancora più cocente, quando penso che la presente situazione renderà difficile una mia visita in futuro. Non mi resta che pensarla con le memorie del passato, un passato in cui io ero certamente più giovane e in salute e la città sembrava dover continuare nel suo cammino, ribollente di grattacieli, persone per le strade ed esplosioni di vita.

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