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L’umiltà della Madonna

Spiritualità04 Marzo 2023
Testo dell'audio
Fu rivelato a S. Mechtilde che la prima virtù in cui singolarmente si esercitò la Beatissima Madre dalla fanciullezza fu l’umiltà. Il primo atto dell’umiltà di cuore è l’aver basso concetto di sé; e Maria sentì sempre così bassamente di se stessa, come fu rivelato alla medesima S. Mechtilde, ch’ella sebbene si vedesse così arricchita di grazie più degli altri, a nessuno mai si preferì. Ruperto abbate spiegando quel passo: Vulnerasti cor meum, soror mea sponsa… in uno crine colli tui (Cantico IV), dice che questo crine del collo della sposa fu appunto l’umile concetto che Maria ebbe di sé, con cui ferì il cuore di Dio.
Non già che la S. Vergine si stimasse peccatrice, perché l’umiltà è verità, come dice S. Teresa; e Maria conosceva di non aver mai offeso Dio; né che ella non confessasse d’aver ricevute grazie maggiori da Dio di tutte l’altre creature, perché un cuore umile ben riconosce i favori speciali del Signore per più umiliarsi; ma la divina Madre, alla luce maggiore ch’ella aveva per conoscere l’infinita grandezza e bontà del suo Dio, maggiormente conosceva la sua piccolezza; e perciò più di tutti si umiliava…
Appunto come una mendica, se ella è rivestita d’una ricca veste donata, non se ne insuperbisce, ma in vederla più s’umilia innanzi al suo donatore, mentre allora più si ricorda di sua povertà; così Maria quanto più si vedeva arricchita, più si umiliava, ricordandosi che tutto era dono di Dio. Che perciò, disse S. Bernardino, non v’è stata creatura al mondo più esaltata, perché non vi è stata creatura che più s’è umiliata come Maria.
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