L’ultima Duchessa di Parma (Parte III)

Luisa Maria, vedova a soli 34 anni, assume la reggenza per il figlio Roberto, di appena 6. Sarà sovrana accorta, prudente, intelligente. I suoi primi provvedimenti, tra cui una riduzione dell’esercito, risanano rapidamente le casse dello Stato, incontrando «il genio di tutti» e facendo «rivivere la pubblica fiducia». Fiducia, che tuttavia non potrà salvarla dall’incalzare dell’esercito franco-piemontese nella cosiddetta seconda guerra d’indipendenza. Il 9 giugno 1859 Luisa Maria si trasferisce nel castello di Wartegg, presso Sankt Gallen in Svizzera.
Dopo i plebisciti del 1860 Luisa Maria, da Wartegg, scrive una prima protesta ufficiale, dichiarando abusive e false le votazioni e ne scriverà una seconda alla notizia che il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele si era proclamato Re d’Italia. La sua voce si unisce a quella di Francesco V d’Austria-Este, ma entrambi resteranno inascoltati e né lui farà mai ritorno a Modena, né lei a Parma. Entrambe le floride capitali degli antichi ducati padani si trovano relegate al ruolo di provincia e dovranno affrontare mesi di disordini, persecuzioni religiose e crisi economica.
Questo testo di Elena Bianchini Braglia è tratto dalla rivista Radici Cristiane. Visita il sito radicicristiane.it