< Torna alla categoria

L’obbedienza alla legge nell’insegnamento del Vangelo

Analisi e commenti14 Gennaio 2022
Testo dell'audio

Oggi sembra che il bene supremo degli uomini sia il loro benessere fisico e il crimine, peggiore che si possa compiere sia l’attentato alla loro salute. Il nostro corpo è sacro e nessuno lo può toccare. Questa filosofia di vita pervade purtroppo il dibattito sui vaccini, che si sia pro o contro di essi. Eppure ben diverso è l’insegnamento del Vangelo che in questo mese di gennaio ci ricorda i riti della circoncisione di Gesù e della purificazione di Maria al Tempio.

Otto giorni dopo la nascita del Verbo Incarnato, la Santissima Vergine e san Giuseppe deteminarono di circoncidere il Bambino Gesù in obbedienza alla legge che così stabiliva (Lev. 12, 3). Era un’operazione che poteva avere complicazioni capaci di condurre fino alla morte, ma Giuseppe e Maria non vollero sottrarre il loro divin Figlio alle prescrizioni legali di obbligo, confidando nella Divina Provvidenza. Eppure essi sapevano che Gesù non aveva bisogno di nessuna purificazione e che era venuto per liberare il popolo ebreo da quella legge, a cui essi si vollero sottomettere. Alcuni interpreti delle Scritture dicono che fu lo stesso san Giuseppe a compiere il rito e che la Beata Vergine volle trovarsi presente, per curare la piaga del suo Figliuolo e raccoglierne il sangue e quel pezzetto di carne che fu tagliato, preziosissima reliquia anch’essa del Salvatore. Il sangue che sparse Gesù fu la prefigurazione di quello che avrebbe sparso nella sua Passione. Gesù volle sottoporsi a questa pena, per indicare agli uomini come la salvezza passa sempre attraverso l’obbedienza alla legge e non attraverso la ribellione ad essa.

Lo stesso spirito di obbedienza alla legge, fu manifestato dalla Vergine Maria nella cerimonia della Purificazione. La legge comandava che la donna, se avesse partorito un maschio avrebbe dovuto rimanere ritirata in casa per quaranta giorni e al termine di questo periodo recarsi al Tempio per purificarsi attraverso l’offerta di un agnello o di una tortora o, se era povera, di due colombe o tortorelle.

La Beata Vergine Maria, pur essendo purissima e immacolata, e pur sapendo di non essere obbligata a osservare questa legge perché non aveva concepito per mano d’uomo, volle sottomettersi al rito della purificazione, così come suo Figlio aveva adempiuto la legge della circoncisione.

L’obbedienza, che è la regola della vita cristiana, ha il suo fondamento nella legge divina e naturale che Dio ha dato agli uomini. E’ lecito disubbidire alle leggi degli uomini solo quando esse siano in contrasto con la legge divina e naturale, perché in questo caso si sceglie di obbedire a Dio e non agli uomini (Atti, 5, 29).

Meditiamo il Vangelo. Oggi gli sguardi sembrano incapaci di levarsi verso l’alto e di chiedere al Cielo la soluzione dei nostri problemi. L’uomo non accetta più il mistero, e non si interroga sui misteriosi disegni della Divina Provvidenza. Nella società della trasparenza tutto deve essere svelato e ciò che non è comprensibile non è attribuito ai disegni divini ma all’azione degli agenti del male. Noi siamo convinti invece che i disegni della Divina Provvidenza siano impenetrabili, ma sempre diretti al bene dell’uomo e alla gloria di Dio. Perciò ci sottomettiamo ad essi con tutto il nostro cuore in questo anno che si apre.

Da Facebook