Lo Spirito del Mondo: Irrealismo e Superficialità

Avendo presentato in breve sintesi alcuni elementi della visione che la Chiesa ha del Matrimonio, sia dal punto di vista della ragione sia da quello della Fede, vogliamo svolgere adesso una breve trattazione sulla visione che ne ha il Mondo.
Mentre la Chiesa guarda al Matrimonio come realtà basilare e irriducibile, il Mondo guarda alla sessualità in quanto tale. Il Mondo non si interessa al Matrimonio: ignora la sua finalità primaria che è la procreazione; ignora la sua finalità secondaria che è l’amore sponsale se non in quanto si esprime con la sessualità.
Ciò a cui il Mondo si interessa è dunque la sessualità, i suoi desideri e i suoi sentimenti, le sue emozioni e le sue azioni, da solo o con altri, indiscriminatamente secondo i dettami dei sensi. Tra queste azioni, il Mondo ha preferenza per il rapporto extraconiugale tra l’uomo e la donna, cioè il rapporto di amore sensuale, dove tipicamente per motivi di prudenza carnale i figli sono esclusi mediante la contraccezione o l’aborto.
Se, invece, i figli sono desiderati, ogni metodo artificiale per generarli viene ritenuto lecito. Tre slogan del Mondo sono: “Dio mi ha fatto così”, “l’amore parla per se stesso” e “non faccio male a nessuno”. Questa è dunque la visione del figlio del Mondo: una visione di libertà e di piacere, una visione del fac quod vis, in una parola dell’edonismo.
Dentro questo edonismo si possono distinguere due estremi: l’egoismo e l’umanesimo. L’egoista va in cerca dello sfogo senza tener conto dell’altro. L’umanista, invece, ha un certo rispetto per se stesso e per l’altro: evita l’aborto, almeno quello tardivo; cerca rapporti di più lunga durata che corrispondono ad emozioni più profonde cui preferisce dare la forma di Matrimonio civile ed eventualmente sciogliere tramite il divorzio civile; ha l’ideale della decenza, della pace dell’anima, e della ‘felicità’ che intende come può.
Ci sono tre obiezioni principali contro la visione del Mondo, che sono le tre obiezioni principali contro l’edonismo: essa è irreale, superficiale e incoerente.
Irrealismo
La visione del Mondo è irreale nel senso che non si rapporta all’ordine
oggettivo rivelato dalla ragione e dalla Fede. Quest’ordine, che abbiamo esposto sopra, può essere sintetizzato in modo assai breve. La ragione rivela un ordine oggettivo: un universo di cose che hanno un senso e un fine. Seguono una legge che è la legge creata da Dio.
Secondo questa legge, la facoltà sessuale è creata per la procreazione come l’occhio per la visione. La procreazione ha come conseguenza naturale, e dunque voluta da Dio, la famiglia e la conservazione del genere umano. La procreazione, in quanto voluta da Dio, è un bene, anzi un gran bene, essendo ordinato alla conservazione del genere umano. Abusare di un gran bene è un gran male.
La Fede rivela altri aspetti di quest’ordine oggettivo: per prima cosa che la natura umana è disturbata e disordinata dal Peccato originale, così che le emozioni sono difficili da controllare. Questa condizione non è creata da Dio, come pretende il Mondo, che dice ‘Dio mi ha fatto così’.
La Fede rivela poi che il Matrimonio è un vincolo indissolubile e per i battezzati è segno dell’unione di Cristo alla Sua Chiesa. Il figlio del Mondo, per contrasto, ignora l’ordine oggettivo. Per lui l’universo e la propria vita non hanno senso: hanno senso solo i suoi sentimenti e le sue emozioni. L’amore parla per se stesso: attira ad una persona, appassisce, e poi attira ad un’altra. La vita è agro dolce: la si vive come si può.
Le altre due obiezioni all’impostazione del Mondo sono la sua superficialità e la sua incoerenza. Sono aspetti del suo irrealismo, perché, se una visione è staccata dalla realtà, non può possedere nessun fondamento in re. E se non possiede un fondamento in re, non ha né profondità né alcun principio interno di coerenza.
Superficialità
Il figlio del Mondo non agisce secondo i principi oggettivi che derivano dall’ordine oggettivo, bensì secondo sentimenti ed emozioni, che solo hanno senso per lui, come abbiamo appena detto. Per lui la realtà non è oggettiva, bensì soggettiva. Tratta la persona – propria o altrui – solo come oggetto del piacere (nel caso dell’edonismo egoista) o al massimo della felicità (nel caso dell’edonismo umanista).
L’edonismo egoista si manifesta chiaramente nei media, che ci presentano un nuovo pantheon di dei pagani, cosmeticamente perfetti, da consumare o da cui venir consumati, in una vera consumazione del consumismo. Come modello tipico della virilità propongono il machismo, e come modello della femminilità l’essere oggetto del machismo.
Il Mondo indulge, cerca la soluzione facile ed immediata: lo zucchero senza la medicina. Dietro giace l’immaturità, il rifiuto di controllarsi e di assumersi responsabilità. Il machista pretende di essere forte e accusa il vergine di essere debole, ma dietro alla sua maschera di bravura si nasconde la debolezza: la cedevolezza e la mollezza che per l’uomo equivale all’effeminatezza.
La visione del Mondo è superficiale: non è seria, non è degna di un uomo. Di fatti nell’ultima analisi è una visione dell’uomo come animale, perché l’animale è l’essere motivato solo da istinti e piacere.