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L’islamicamente corretto impone il velo alla moda

SVelata28 Febbraio 2020
Testo dell'audio

Chi in Occidente lo difende, ignora gli abusi subiti quotidianamente dalle donne musulmane, i delitti d’onore, il sistema di tutela maschile, i matrimoni forzati, la pratica delle mutilazioni genitali femminili (MGF), e i tribunali della shari’a che sono diventati così popolari nel Regno Unito. Magari potrebbe provare a fare quattro chiacchiere con l’unica medaglia olimpica femminile iraniana, Kimia Alizadeh, cacciata dalla squadra nazionale per essersi sfilata il velo durante un torneo.

Nel frattempo l’islamicamente corretto ha da anni contagiato le collezioni dei più importanti brand di moda al mondo già da anni, ingrossando il business della moda per normalizzare l’hijab e rafforzare soltanto il messaggio che se non siete coperte, non siete rispettabili e quindi non “accettate”.

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