L’Europa sacrificata sull’altare del multiculturalismo. Ma sa cos’è una moschea?

Attentato dopo attentato l’Europa è agonizzante, ma ancora non vuole conoscere l’islam. Ignora, per esempio, cosa sia una moschea.
La moschea non è una “chiesa” musulmana, ma il luogo dove i musulmani si “prostrano” e si “radunano”. In moschea, che può essere improvvisata ovunque e in qualsiasi contesto, la comunità di islamici si riunisce per esaminare le urgenze politiche, culturali, le questioni sociali del momento presente. Chi limiti la moschea a luogo di preghiera sta facendo un torto alla tradizione musulmana, sta mentendo.
Il venerdì – yawm al-giumu’ah – non è il giorno sacro per l’islam, come quello delle altre grandi religioni. Non esiste un giorno di festa nel quale non si lavori. Ma solo il giorno in cui la comunità si raduna – giumu’ah – e lo fa a mezzogiorno per la preghiera pubblica, cui segue il discorso che non ha niente della predica in senso cristiano. In moschea nascono le riflessioni, i piani per affrontare la vita in un territorio di non-musulmani come è l’Europa. E in casa islam è il posto dove si studiano le strategie per conquistare l’Occidente: con le armi e culturalmente.18