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Le virtù teologali (Parte II)

Spiritualità18 Aprile 2020
Testo dell'audio

La Speranza

La Fede ci porta dunque a prendere coraggio ed a ringraziare Dio: ci porta in una parola alla Speranza. Sant’ Agostino, commentando il passo del vangelo di san Luca su chi cerca un pesce, un pane o un uovo, intende questi oggetti come la Carita’, la Fede, e la Speranza.

Quanto alla speranza, penso si raffiguri nell’uovo. Non c’e’ speranza che nella misura di qualcosa che non e’ ancora realizzato, e l’uovo non e’ ancora il pollo… la speranza ci spinge a prendere qualche distanza dalle realta’ presenti per vivere in attesa delle realta’ venture: non torniamo sul passato, ma con l’Apostolo… ‘dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la meta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassu`, in Cristo Gesu` (Fil. 13. 13-14)…

Mettiamo la nostra speranza in quello che non e` ancora dato, ma che sara` e non passera` mai… Non siamo come la moglie di Lot: guardava indietro… e fu trasformata in una colonna di sale… Siate protesi, protesi di tutto il vostro essere, verso cio` che deve avvenire, senza piu` pensare al passato… ‘non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne.’ (2 Cor. 4. 18). Badate di non guardare indietro, sfidate lo scorpione che minaccia l’uovo: ecco, attacca con la coda, da dietro.’

Occorre un’ultima parola sulla fiducia. San Tommaso la chiama una forma intensa di speranza. Abbiamo gia’ accennato che in momenti di angoscia al pensiero dei propri peccati, soprattutto all’ora della morte, bisogna fare un atto di fiducia: ‘Gesu’ io confido in Voi’. Un atto di fiducia in Lui opera, si dice, come una saetta di oro che ferisce il Sacratissimo Cuore e Lo inclina infallibilmente alla misericordia.

 

La Carità

Dopo la conversione, quando riflettiamo sui peccati passati e su tutto il tempo che abbiamo perso, quando ci paragoniamo con altri che hanno quasi sempre evitato il peccato, che sono fedeli a Dio e modelli di virtu’ gia` fin dall’eta` della ragione, ricordiamoci della parabola della vigna: Come mai sono stati premiati coloro che hanno lavorato solo l’ultima ora del giorno con lo stesso denaro di quelli che hanno lavorato tuta la giornata nel calore del sole, se non perche’ hanno lavorato con un amore piu` grande, piu` fervoroso?

Scrive san Gregorio Magno nel sermone 33 su santa Maria Maddalena: ‘Cos’e` l’amore se non un fuoco, ed il peccato se non la ruggine? Per quello le son stati perdonati i suoi numerosi peccati. Come se il Signore avesse detto: ha dato interamente fuoco alla ruggine del peccato, poiche’ lei brucia del fuoco ardente dell’amore. La ruggine del peccato viene tanto piu` completamente decapata quanto piu` fortemente brucia il cuore del peccatore nel fuoco della carita`’.

Il compito nostro sara` dunque di vivere il resto dei giorni su questa terra unicamente per amore di Lui, in uno spirito di fervore, di immolazione, di oblazione, di compunzione: per la Sua gloria e per la santificazione delle nostre anime. Amen.

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