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Le passioni: il male che ci recano (Parte II)

Spiritualità01 Maggio 2021
Testo dell'audio

d) Infiacchiscono la volontà

‘Sballottata in vari sensi dalle passioni ribelli’, continua padre Tanquerey, ‘la volontà è obbligata a disperdere le forze e quindi ad indebolirle… simile a quei polloni inutili e succhioni che germogliano attorno al tronco di un albero, gli appetiti si vengono mano a mano sviluppando e rubano vigore all’anima… viene così il momento in cui, infiacchita, l’anima cade nel rilassamento e nella tiepidezza, pronta a tutte le transazioni.’

 

e) Macchiano l’anima

L’anima è chiamata ad unirsi a Dio, ad alzarsi al Suo livello, ed a divenire la Sua immagine. Unendosi invece alla creatura, abbassandosi al suo livello, e facendosi alla sua immagine, si contamina e si macchia di bruttezza. ‘Oso affermare, scrive san Giovanni della Croce, che un solo appetito disordinato, anche che non sia contaminato da peccato mortale, basta per mettere un’anima in tale stato d’oscurità, e di bruttezza, e di sordidezza, da divenire incapace di qualunque (intima) unione con Dio, finchè non se ne sia purificata. Che dire allora dell’anima che ha la bruttezza di tutte le sue passioni naturali, che è in balìa di tutti i suoi appetiti? A quale infinita distanza non si troverà dalla purezza divina? Né parole né ragionamenti possono far comprendere la varietà della sozzure che tanti diversi appetiti producono in un’anima… ogni appetito depone in modo suo la speciale sua parte di immondezza e di bruttezza nell’anima.’

Occorre dunque un lavoro per controllare e moderare, cioè per mortificare, le passioni sregolate, anche le più piccole, per raggiungere l’unione a Dio. Perché qualsiasi attaccamento che possiamo avere alle creature, compreso a noi stessi, impediscono l’attaccamento perfetto a Lui al quale siamo chiamati. I più pericolosi sono gli attacchi e le passioni abituali che svigoriscono la volontà, anche quando sono leggeri. San Giovanni della Croce osserva in riguardo: ‘che un uccello abbia la zampina legata da un filo sottile o da un filo grosso, poco importa: non gli sarà possibile volare se non dopo averlo spezzato.’

Esaminiamoci sulle proprie passioni: Sono da controllare e moderare? Ci logorano ed addolorano? Oscurano e si impadroniscono della ragione? Seducono la volontà? Se troviamo qualcosa in noi che non sia in ordine, ci mettiamo ad ordinarlo oggi stesso, non appoggiandoci solo sui propri sforzi, ma con l’aiuto della preghiera e della Grazia divina: per attaccarci unicamente a Dio, unendoci a Lui perfettamente, già durante questa vita terrena.

 

+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

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