< Torna alla categoria

Le passioni: il male che ci recano (Parte I)

Spiritualità24 Aprile 2021
Testo dell'audio

Stiamo guardando il male che ci possono recare le passioni sregolate. A parte del peccato come tale ci sono cinque modi in cui danneggiano l’anima.

a) La logorano

‘Le passioni’, dice san Giovanni della Croce, ‘sono come i bambini irrequieti che non si riesce mai a contentare; chiedono alla madre ora questo ora quello, e non sono mai soddisfatti. Come si affatica e si stanca che scava cercando il tesoro che non trova, così si affatica e si stanca l’anima a conseguir ciò che gli appetiti le chiedono; e quand’anche finalmente lo consegua, pure sempre si stanca perché non resta mai perfettamente paga… è come il febbricitante che non sta mai bene finché non gli passi la febbre e che ogni momento si sente crescere la sete…’

 

b) Tormentano l’anima

Abbiamo visto che le passioni, come bambini viziati, chiedono soddisfazione senza tregua, non stancandosi mai: anzi, più vengono appagate, più chiedono. Inoltre, più vive sono, più intenso il dolore che ci recano. Se la coscienza rilutta di concedergli la vittoria, si impazientiscono: rinnovano gli assalti sulla volontà per farla cedere ai sempre rinascenti desideri. Così logorano ed affliggono l’anima che ‘ne è desolata, agitata, turbata, come i flutti del vento.’

 

c) Accecano l’anima

Da moti impetuosi, corrono precipitosamente verso quegli oggetti che sentono di essere buoni, senza consultare la ragione, lasciandosi guidare unicamente dall’inclinazione o dal diletto. La passione dell’amore in particolare è orientata a possedere il suo oggetto – sia una cosa sia una persona – hic et nunc: qua e subito, senza badare né alla moralità dell’atto, né alle conseguenze. ‘La qual cosa’, dice padre Tanquerey, ‘turbando l’animo, tende a falsare il giudizio e ad oscurare la retta ragione; l’appetito sensitivo è cieco per natura, e se l’anima lo prende come guida, diviene cieca anch’essa; in cambio di lasciarsi guidare dal dovere, si lascia abbagliare dal momentaneo diletto.’

La forza della passione sregolata, offuscando la ragione ed il retto giudizio, li acceca nel suo impeto sfrenato verso il bene desiderato, come equi galoppanti, sollevando la polvere della strada, accecano gli occhi dell’auriga e finiscono per lanciare lui e se stessi nel fossato.

 

+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

 

Da Facebook