L’Assunzione (Parte II)

La Sacra Scrittura
Se la dottrina non viene insegnata esplicitamente nella sacra Scrittura, viene comunque accennata in essa, cioè in tre immagini.
La prima immagine è quella di una donna nel Cielo: L’Apocalisse dice (12. 1): ‘Un gran segno apparve in cielo: una donna vestita del sole, con la luna sotto i suoi piedi, e sulla testa una corona di dodici stelle.’ La teologia interpreta questa donna come l’Assunta, glorificata nel corpo e nell’anima.
La seconda immagine è quella dell’arca. Nel versetto precedente dell’Apocalisse sta scritto (11.19): ‘E il tempio di Dio fu aperto nel cielo, e l’arca del suo testamento fu vista nel suo tempio’. Questa arca viene interpretata come la Santissima Vergine Maria-, avendo ella contenuto nel suo seno celeste Nostro Signore Gesù Cristo, Che rappresenta la Nuova Alleanza.
La terza immagine è quella di una persona che ascende dal deserto. Nel Cantico dei cantici leggiamo (3.6): ‘Chi è costei che ascende per il deserto quasi colonna di fumo dagli aromati di mirra, e d’incenso, e di ogni polvere e profumerie?’ Un pio autore commenta: ‘La sua totale mortificazione figurata nella mirra, le sue ferventi orazioni significate nell’incenso, e tutte le sue sante virtù unite alla sua perfetta Carità verso Dio, accendevano in lei un incendio così grande, che la sua bella anima, tutta sacrificata e consumata dal Divin amore si alzava continuamente a Dio qual verghetta di fumo che da ogni parte spirava soavissimo odore.’ La persona dunque che ascende dal deserto come una colonna di fumo è la Santissima Vergine Maria nella sua Assunzione, interamente consumata dall’amore divino.
Ora, la Madonna assunta in cielo, glorificata in corpo ed in anima, viene paragonata col sole. San Basilio dice: ‘Siccome lo splendore del sole eccede lo splendore di tutte le stelle insieme unite, così la gloria della divina Madre supera quella di tutti i beati.’ San Pier Damiani aggiunge che: ‘Siccome la luce delle stelle e della luna scompaiono quasi queste più non vi siano al comparire del sole, così la Madonna oscura talmente nella gloria lo splendore degli uomini e degli angeli, che in cielo questi quasi non compaiono.’
Quindi asserisce san Bernardino da Siena con san Bernardo che i beati partecipano in parte della divina gloria, ma la Vergine in certo modo ne è stata talmente arricchita che, pur una creatura, non possa più unirsi a Dio di quel che è unita Maria. San Bernardo asserisce: ‘Con ragione si presenta Maria ammantata di sole, lei che ha penetrato l’abisso della divina sapienza così che, quanto la condizione di creatura lo permette, appare come immersa nella luce inaccessibile.’
Infine, il sole che è la Beatissima Vergine Maria dà luce e gioia ai beati. San Bernardino scrive che siccome gli altri pianeti sono illuminati dal sole, così tutti i beati ricevono luce e gaudio maggiore dalla vista di Maria, e che la Madre di Dio, salendo al cielo, ha accresciuto il gaudio a tutti i suoi abitanti. San Pier Damiani dice che i beati non hanno maggior gloria in cielo, dopo Dio, che di godere la vista di questa bellissima regina, e san Bonaventura scrive: ‘Dopo Dio la maggiore nostra gloria ed il maggio nostro gaudio ci viene da lei.’
Carissimo lettore, la Madonna essendo la Madre di Dio, è la persona la più vicina a Lui di tutte le altre; essendo inoltre la nostra Madre spirituale, è anche la persona la più vicina a noi. Ricorriamo dunque a lei nelle necessità di questa vita: alla Madre Verginale di Dio, concepita senza peccato, glorificata nel corpo e nell’ anima in Cielo, per adorare dopo questo nostro esilio nella sua compagnia il Frutto Benedetto del suo seno Gesù.
Deo Gratias!