La Santa Messa, un sacrificio di propiziazione – Parte V

– Quando la Divina giustizia è stata placata dalla Messa, allora Dio è di nuovo disposto ad impartire una grazia abbondante, che Egli aveva precedentemente ritirato in punizione del peccato. In altre parole, non c’è più alcun ostacolo al potere impetratorio della Massa di attingere abbondanti grazie di conversione nell’anima che è nello stato di peccato mortale. Queste grazie non sono sempre immediatamente concesse, ma nei tempi di Dio e a Suo piacimento. Tuttavia, il peccatore deve da parte sua disporsi a riceverle, e deve cooperare liberamente con le grazie elargite.
Se egli trascura di farlo, restano senza effetto, e non seguono alcun vero pentimento e perdono del peccato. Di conseguenza, per quanto idoneo ed efficace possa essere il Sacrificio della Messa nello spingere Dio a dispensare grazie più grandi e spesso straordinarie, tuttavia l’effettiva conversione e il ripristino della persona allo stato di grazia può, per colpa dell’individuo, può andare incontro ad un completo fallimento. Perciò la Chiesa insegna che “dal Sacrificio della Messa otteniamo misericordia e grazia a tempo debito, quando ci avviciniamo a Dio con cuore sincero e fede perfetta, con timore e riverenza, con compunzione e pentimento”.
- b) Con il Sacrificio della Messa, i frutti della morte di Cristo sono anche applicati “alla remissione di quei peccati di cui siamo quotidianamente colpevoli”, tra i quali sono principalmente da intendersi i peccati veniali. Solo pochi teologi hanno affermato che l’offerta del Sacrificio è sufficiente di per sé a cancellare direttamente i peccati e le trasgressioni minori; il comune e corretto parere sostiene che i peccati veniali, come quelli mortali, vengono anche cancellati solo indirettamente dall’efficacia salutare del Sacrificio; perchè sentimenti di dolore e di penitenza sono necessari per effettuare la remissione dei peccati veniali.
Anche i piccoli difetti, le infedeltà e le negligenze dispiacciono a Dio, eccitano il Suo disappunto e impediscono un conferimento più abbondante della Sua grazia. Questo ostacolo deve essere prima rimosso dall’efficacia espiatoria della Messa, perche Dio può permettere a Sé stesso di essere mosso per risvegliare in noi mediante grazie particolari la devozione, la contrizione e il pentimento penitenziale che – con o senza la ricezione del sacramento della penitenza – sono richiesti, e che sono sufficienti per cancellare i peccati veniali. Ma qui dovremmo soprattutto tenere a mente, che anche i peccati veniali, se commessi frequentemente e deliberatamente, oltre ad altri effetti negativi che li seguono, impediscono la ricezione di molti favori e grazie che la munificenza di Dio ha in riserva per i giusti, che diventano così più deboli e corrono un grande rischio, durante qualche violenta tentazione, di precipitare nell’abisso del peccato mortale.
L’uomo fragile, quindi, per questa stessa ragione, ha anche grande bisogno di un sacrificio propiziatorio perpetuo, in modo che Dio non possa rifiutargli, in giusta punizione per i suoi peccati veniali, le abbondanti grazie di cui ha tanto bisogno per essere preservato dal più grande di tutti i mali – il peccato mortale. Assistere alla Messa o farla celebrare per nostra intenzione, è sicuramente uno dei mezzi più disponibili per ottenere in abbondanza il perdono dei peccati veniali e delle imperfezioni