La Santa Messa, un Sacrificio di Propiziazione – Parte IX

Per questo favore il mondo è principalmente in debito con il Sacrificio propiziatorio, che viene offerto ogni giorno e ogni ora su migliaia di altari per la nostra salvezza e per quella del mondo intero (pro nostra totiusque mundi salute). La voce del Sangue di Gesù offerto in sacrificio grida ad alta voce e con potenza al Cielo senza interruzione – non per vendetta, come ha fatto il sangue di Abele, ma per perdono, grazia e misericordia in favore dell’uomo peccatore. – “Guardate l’arcobaleno, e benedite Colui che lo ha formato; è molto bello nel suo splendore.
Esso abbraccia il cielo con il cerchio della sua gloria; le mani dell’Altissimo lo hanno disteso” (Sir 43, 12-13). Questo magnifico arco di vari colori, che unisce cielo e terra, è un segno e pegno dell’eterno patto di pace che Dio stipulò con l’uomo. “Quando Io” – così dice il Signore – “coprirò il cielo di nuvole, il mio arco apparirà sulle nuvole, e Io lo vedrò, e mi ricorderò dell’alleanza eterna che è stata fatta tra Dio e ogni anima vivente di ogni carne che è sulla terra” (Gn 9, 14, 16). L’arcobaleno simboleggia il Figlio Incarnato di Dio che, come Mediatore tra il Cielo e la terra, ha stabilito la pace.
Quando il Padre Celeste vede il Sangue del Suo amato Figlio che, dal sorgere del sole fino alla sua discesa, brilla e risplende in mille calici, allora tutte le nuvole oscure dei Suoi minacciosi giudizi svaniscono, e i raggi sereni del Suo grazioso volto risplendono di nuovo sul mondo. Pertanto, è “con il Sangue di Cristo nella Messa che ogni giorno si placa l’ira di Dio, che viene disarmata la vendetta del Giudice Divino, che Egli non maledice più la terra a causa dell’uomo, la cui mente e i cui pensieri sono inclini al male fin dalla sua giovinezza (Gn 8, 21). Quando “questo Sacrificio per i peccati” non sarà più celebrato, allora “resterà solo una terribile attesa di giudizio e la vampa di un fuoco che consumerà i nemici” (Eb 10, 26-27).
La virtù espiatrice e il frutto del Sacrificio della Messa sono necessari essenzialmente per noi, dato che noi tutti manchiamo in molte cose (Gc 3, 2), e, di conseguenza, dobbiamo sempre pregare per il perdono delle nostre offese (Mt 6, 12). – Prima di osare di presentare i nostri desideri e le nostre preoccupazioni davanti al trono di Dio per mezzo della Messa come sacrificio di petizione, dovremmo sforzarci di placare la giusta rabbia di Dio per i nostri peccati, e disperdere le oscure nuvole minacciose dal Suo volto, per mezzo della Messa come sacrificio di propiziazione, in modo che Egli rivolga di nuovo a noi i Suoi sguardi di clemenza e che il sole del Suo amore risplenda di nuovo su di noi. Perché gli occhi del Signore sono sui giusti, e le Sue orecchie sono inclini alle loro preghiere; mentre il Suo sguardo arrabbiato è su quelli che fanno il male.