La Santa Messa è il più efficace Sacrificio di impetrazione – Parte I
Spiritualità21 Maggio 2022

Dio, sotto la legge mosaica, non aveva ordinato ai giudei di offrirgli soltanto olocausti
per glorificarlo, ma anche sacrifici di pace, il cui fine era di ottenere beni temporali
e di allontanare i mali.
Quando Dio colpì il popolo d’Israele con la peste, David offrì
un sacrificio di pace e il flagello scomparve. Nella Sacra Scrittura troviamo molti
esempi di preghiere esaudite in virtù dei sacrifici. Ora, se Dio ha dato ai
giudei, gente dal cuore duro, un mezzo così potente, come dubitare che i cristiani
non ne abbiano ricevuto uno ancora più potente, per ottenere i beni materiali
e spirituali e per sfuggire alle calamità temporali ed eterne? Questo mezzo
è la santa Messa. Dio che si è mostrato così generoso verso
coloro che gli offrivano un agnello, potrà rifiutarci qualche cosa quando
gli offriamo sull’altare l’Agnello celeste, vittima senza macchia, immolata per noi?
Il Concilio di Trento, rigettando una delle tante erese di Martin Lutero, ci insegna che si
può offrire la santa Messa
con differenti intenzioni: “Se qualcuno dice che il Sacrificio della Messa è
solo un sacrificio di lode o di ringraziamento, o una semplice rappresentazione del
Sacrificio compiuto sulla Croce e non Sacrificio di propiziazione, o se dice che
non serve ad altri che a colui che si comunica e non può essere offerto per
i vivi e per i morti, per la soddisfazione dei peccati, per la remissione delle pene
e per le altre necessità, sia anatema!”.
Possiamo ascoltarla o farla celebrare
per la maggior gloria di Dio, per la più grande gioia della santissima Vergine,
in onore degli angeli e dei santi, per la nostra salute eterna, per conservare o
recuperare la salute fisica, per essere preservati dal male, per ottenere il perdono
dei peccati, l’emendazione della vita e la grazia di una buona morte. E tutto questo
possiamo domandarlo per i nostri parenti ed amici, per il mondo intero, nonché
per la liberazione delle anime del purgatorio.
I Dottori della Chiesa ci insegnano quale valore ha questo Sacrificio per
impetrare una grazia: “E’ veramente efficace – dice Marchant – a causa della
dignità della vittima, poiché il principale sacrificatore è
infinitamente gradito alla divina Maestà. I meriti offerti da Lui sono inesauribili
e la sua passione, il suo sangue, le sue piaghe hanno una virtù senza limiti,
perciò Dio non ricusa niente, qualunque sia il numero di quelli che implorano
Gesù.”. San Lorenzo Giustiniani conferma la stessa dottrina dicendo:
“Nessun sacrificio è così utile, così grande, così
gradito al Signore come il santo Sacrificio della Messa, nella quale gli sono nuovamente
offerti i meriti del nostro mediatore e se il sacerdote che dice la Messa e il popolo
che l’ascolta pongono davanti ai suoi occhi questa Passione e questa morte dolorosa,
le loro preghiere saranno infallibilmente esaudite”.