< Torna alla categoria

La preparazione al divin servizio

Liturgia08 Ottobre 2020
Testo dell'audio

Ciò che è santo va trattato santamente; quindi, una preparazione attenta è necessario per il mistero del Divin Sacrificio. La carriera intera del sacerdote, tutta la sua vita e il suo comportamento dovrebbero essere una continua preparazione alla Santa Messa; ma quando l’ora della Messa è vicina, lui ha una preparazione particolare ed immediata che deve fare e cioè con atti devoti, con l’esercizio della preghiera mentale e vocale per ben disporre l’anima sua e per eccitare il cuore alla devozione.

Il venerabile Giovanni di Avila, con parole toccanti, esorta a ciò. Scrive: “E’ infatti la maniera più forte per stimolare un uomo, quello di riflettere seriamente: Io compierò la santa Consacrazione, terrò Dio nelle mie mani, converserò con Lui e riceverò Lui nel mio cuore. Chi è che non si infiamma d’amore faccendo in sé questa riflessione: sto per ricevere l’Infinito Bontà? Chi è che non trema e rabbrividisce con amoroso stupore dinanzi a Lui, a Cui tutte le schiere celeste tremano e rabbrividiscono? Chi è che non trema per paura di offenderLo, e trema col desiderio di lodarLo e servirLo? Chi non sperimenta dolore, confusione e rincrescimento per aver offeso il Maestro Divino, che contempla innanzi? Chi è che non si sente ricolmo di fiducia avendo un pegno simile? Chi è che, con un tale Viatico nel deserto di questo mondo, non si strugge di fare penitenza?

İnsomma, una simile meditazione, dettata dallo spirito di Dio, trasforma interamente l’uomo, lo trascina via, lo porta oltre sé stesso—ora dall’amore, ora dalle emozioni potenti. Con quanta attenzione non dovremmo tenerci interamente e senza riserve per Cristo, il Quale grandamente ci onora scendendo dal cielo e mettendoSi nelle nostre mani, quando vengono pronunciate le parole di Consacrazione.

Da Facebook