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La preghiera controvoglia

Il viandante24 Luglio 2020
Testo dell'audio

Pregare non è sempre facile e non è sempre piacevole. A volte, diciamo la verità, non ci va veramente di pregare, quasi c’è qualcosa che si oppone in noi all’idea che dobbiamo metterci lì a parlare con Dio. Dobbiamo ammettere anche la nostra debolezza, la nostra fragilità, il nostro essere preda delle emozioni. Non siamo esseri perfettamente razionali, per fortuna. Siamo anche fatti di emozioni, forse soprattutto fatti di emozioni. Queste emozioni a volte ci portano in direzioni in cui non dovremmo andare.

Eppure, anche quando pregare ci sembra inutile, o anche quando pregare ci sembra non necessario o contro quello che è per noi prioritario in quel momento, forzarsi a mantenere questo rapporto con il soprannaturale è qualcosa di importante. Bisogna capire il valore della preghiera controvoglia, quella preghiera che ci forziamo ad innalzare al cielo, pur se il nostro corpo ci sprofonda nella terra. È una preghiera sofferta, dolente, pure distratta. Ma io credo che Dio, che sa leggere nel profondo dei nostri cuori, possa apprezzare lo sforzo enorme che compiamo contro la nostra volontà, anche in quei momenti in cui tutto vorremmo fare meno che stare lì a parlare con Lui.

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