La Fiducia in Dio

Il desiderio per Dio porta ugualmente alla fiducia in Lui, perché meditando sulle Sue infinite potenza e Bontà, l’uomo si convince che Dio lo soccorrerà in tutto per compiere il suo fine ultimo in Cielo. La sacra Scrittura ci insegna la stessa lezione: L’Antico Testamento dichiara: ‘Nessuno sperò in Dio e rimase deluso. Chi perseverò nei suoi mandati e fu abbandonato? o chi l’invocò e fu da lui disprezzato? Dio è pur sempre pietoso e compassionevole…’(Eccli II 11-12). Il Nuovo Testamento ci racconta similmente, ed in modo costante, come il Signore opera miracoli per coloro che mettono la loro fiducia in Lui, come ad esempio per il centurione, il lebbroso, ed il paralitico.
E nostro Signore Gesù Cristo Stesso di dire: ‘Amen, Amen vi dico, se chiedete qualsiasi cosa al Padre nel nome mio, ve lo darà.’(Gv XVI 23). D’altronde, come può rifiutare a noi ogni mezzo per compiere la Sua Divina Volontà, quando ci ha già dato persino il proprio Figlio? ‘Dio, che non risparmiò il proprio Figlio, ma lo diede a morte per tutti noi, come non ci darà con Lui ogni cosa?’ (Rm VIII 32-44).
L’alzare il cuore a Dio in mezzo alle gioie di questa terra ed in mezzo alle nostre sofferenze e miserie è di fatti un mezzo assai efficace per conseguire la fiducia filiale in Lui. Scrive mons. d’Hulst: ‘Quando pare che la vita sorrida alle nostre terrene speranze, è cosa dura rigettar queste lusinghiere promesse che ci prendono dal lato debole; è cosa dura sottrarsi agli amplessi del piacere e dire alla felicità che ci si offre: Tu non mi potresti bastare’.
Quanto alle sofferenze, ci rammentiamo le parole del reale Salmista: ‘Cum ipso sum in tribulatione, e Non timebo mala, quoniam tu mecum es’; quanto poi alle nostre miserie ed alle nostre debolezze, scrive San Vincenzo: ‘Tutto sta nel conoscerle e nell’amarne l’abiezione…senza fermarvisi che per fissarvi il saldo fondamento della confidenza in Dio, perché allora l’edificio è fabbricato sulla roccia, per guisa che, al venir della tempesta, rimane fermo.’