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La dolce malinconia di agosto e l’Assunta

Il viandante14 Agosto 2020
Testo dell'audio

Ricordo cos’era il mese di agosto quando ero adolescente, oramai più di trent’anni fa. E quello che mi viene in mente, specialmente quando mi capitava di rimanere a Roma durante questo mese, sono due cose in particolare. Una, era che la città era veramente desolata, ogni negozio era chiuso, tutti erano andati da qualche parte. La seconda era che questo portava una dolce malinconia, un senso di solitudine temperato dal fatto che però si poteva godere della città eterna in un modo tutto speciale, quasi da padroni. Pure le chiese sembravano prendere un rilievo diverso, sembravano più illuminate dal sole rovente che si sperimenta durante questo mese. A quel tempo non c’erano i social network, e neanche internet. Quindi, il divertimento era diverso, non c’erano telefonini, ci si vedeva con i pochi amici rimasti e si andava in giro cercando qualche angolo per giocare a pallone. Era un’altra vita, era un’esistenza che oggi non riusciamo ad immaginare.

Lo spartiacque del mese era la festa dell’Assunta, quella che noi chiamiamo Ferragosto. E per me è molto significativo che in questo mese di agosto, per me molto importante perché è il mese in cui sono nato, sia sotto una protezione speciale della Madonna. Anche essa probabilmente sperimentò una solitudine terribile quando dovette assistere alla crocifissione di suo figlio, e nel suo caso non fu una dolce malinconia ma uno strazio che neanche riusciamo ad immaginare. Oggi, mentre l’età avanza e con essa anche le malattie, la mia malinconia è sempre meno dolce e sempre più si tinge di un senso di amaro. Ma cerco sempre l’aiuto e la protezione di Maria assunta in cielo, consapevole che essa, non mi abbandonerà mai.

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