Il vero senso del Natale su Radici Cristiane di dicembre

«Il nostro posto nel campo di battaglia» è il titolo dell’editoriale scritto sul numero di dicembre di Radici Cristiane dal direttore, il Prof. Roberto de Mattei: «Negli Stati Uniti ed in Europa – si legge – lo spettro di una guerra civile appare meno improbabile di quanto possa sembrare. Allo scenario delle guerre asimmetriche nelle periferie urbane si affianca lo scenario dei conflitti simmetrici. Per non parlare della guerra biologica. In questo contesto il nostro posto di combattimento è quello che la Divina Provvidenza ci attribuisce, accettando virilmente le difficoltà di ogni giorno, nella concreta condizione storica in cui Dio ci vuole».
In Attualità si parla dell’Enigma cinese: così come l’Occidente, perdendo il senso delle proprie radici cristiane del pensiero politico e giuridico, si squaglia come neve al sole nell’incertezza del proprio destino, è altrettanto pacifico che un Paese come la Cina, retto da settant’anni di comunismo, non possa e non sappia assolutamente confrontarsi con la coniugazione dei diritti fondamentali della persona. Per questo le diplomazie occidentali, India e Giappone si chiedono se, nelle relazioni politiche internazionali del XXI secolo, abbia diritto di tribuna uno Stato come la Cina.
Un altro argomento trattato in Attualità è quello, delicatissimo, relativo alla bioetica: la Francia si prepara ad estendere ulteriormente la disponibilità dell’embrione umano ai desideri delle donne ed agli interessi delle aziende farmaceutiche. Il “padre della menzogna” si compiace degli omicidi compiuti, a milioni, in nome dei “diritti” delle donne e della loro “libertà”, si compiace del fatto che l’embrione umano sia ridotto a materiale per un progetto genitoriale o di ricerca. E ride del fatto che questa ignominia sia promossa da una legge chiamata “bioetica”.
Il Dossier è interamente dedicato all’«unico, vero senso del Santo Natale», che sta nel Bambin Gesù. La stalla di Betlemme, popolata di angeli, cherubini e serafini, giunti in terra per adorare Dio fattosi uomo, richiama l’alto cielo del Paradiso: è questa l’unica, autentica magia del Santo Natale. Quella raccontata da molti santi e dalla loro speciale devozione verso il Bambin Gesù. Anche il prof. Plinio Corrêa de Oliveira, grande pensatore brasiliano e fondatore della Tfp-Tradizione Famiglia Proprietà, ha riflettuto a lungo sul significato teologico e morale della nascita di Nostro Signore, sull’influenza del Natale sulle anime e sulle sue conseguenze politiche, sociali e culturali. Per questo Radici Cristiane propone un’antologia ragionata dei suoi scritti. Al Bambin Gesù, Padre Serafino Lanzetta ha invece scritto una singolare lettera, in cui propone un’attenta riflessione sulla condizione odierna dell’umano e della Chiesa con le loro piaghe, dai “diritti” contro natura all’invenzione di un nuovo Cristianesimo senza Cristo. Neppure gli angeli sono stati risparmiati, intanto, dai cambiamenti liturgici della III edizione italiana del Messale romano: non più pace in terra agli uomini «di buona volontà», bensì a quelli «che Dio ama». Il che è sbagliato. Ed offende Dio. Don Morselli ne spiega il perché. Non solo. Le prima immagini note della Natività risalgono alla fine del II-III secolo e si trovano nelle catacombe o sui sarcofagi. Ma da allora il Natale è stato uno dei temi più caratterizzanti l’arte sino ai nostri giorni, in cui ci è dato scoprire un impensabile volto segreto, privato e devoto di Andy Warhol, campione di un’arte irriverente. Però «che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?» (Mc 8, 36).
Del S. Natale parla anche il card. Raymond Leo Burke, che si concentra in particolare sull’«Angelo del grande consiglio», di cui parla l’antifona d’Introito della Messa del Giorno di Natale. Così viene definito il Divin Bambino. Ma che cos’è il «grande consiglio»? È la volontà di Dio ovvero «il piano che Egli mette in atto per salvare l’uomo dal peccato e dal suo frutto, la morte eterna, mediante l’Incarnazione redentiva di Dio Figlio. Cristo conta su tutti i membri della Chiesa, secondo la loro vocazione ed il loro particolare genio, affinché testimonino, in ogni modo possibile, la realtà che si celebra nel Natale».
Tesori d’Italia si occupa in questo numero di Acquapendente, località sita sulla «strata peregrinorum» ovvero la via Francigena, itinerario di miracoli percorso nei secoli da santi, beati, re, vescovi e religiosi. Acquapendente rappresenta un gioiello medioevale: è un borgo dell’alta Tuscia laziale, arricchitosi nei secoli di chiese e conventi. Tutto ebbe inizio con un sogno. La regina Matilde di Germania era in viaggio verso Roma con un seguito di soldati e tanti muli carichi d’oro. Il suo intento era quello di arrivare nella Città Eterna ed ivi costruirvi una chiesa dedicata al Santo Sepolcro. Invece, giunti ad Acquapendente, all’altezza della porta Romana, i muli si inginocchiarono e non vollero più proseguire il cammino. Il regio corteo sostò dunque per la notte, durante la quale la regina Matilde ebbe un sogno: la chiesa dedicata al Santo Sepolcro doveva essere costruita in quel luogo e non a Roma… In difesa del borgo, agli albori del XIV secolo, venne costruita anche una fortezza, di cui nel tempo rimasero solo le fondamenta: poco dopo, nel 1333, l’autorità pontificia concesse a fra’ Tommaso, Padre Provinciale dei Minori Conventuali, di edificare a proprie spese sul colle un monastero, adattando il maniero e destinandolo a sede della comunità religiosa delle Clarisse. Ed ancora oggi le Clarisse dell’Immacolata vivono nell’antica struttura, per conformarsi a Cristo attraverso la Santissima Vergine.
Si torna a parlare del S. Natale in Arte e Letture con La Natività del Pinturicchio, rintracciabile nella cappella detta “del Presepio” presso la chiesa di Santa Maria del Popolo, a Roma. La cornice marmorea della pala d’altare vuole simulare una cornice lignea a contorno di una tavola dipinta, che in realtà è un affresco, e il centro di un ciclo pittorico dedicato a Maria Vergine Madre di Dio ed a san Gerolamo.
Radici Cristiane propone poi un’intervista al prof. Emilio Biagini: tre lauree, parla fluidamente sei lingue, vanta una prestigiosa attività accademica, ma la sua vera vocazione è da sempre quella di scrittore. Per difendere la Verità, che è Cristo, oggi abbandonato da tanti, da troppi, allettati dalle trappole del materialismo e da un buonismo demoniaco, che vincerà pure tante battaglie, ma non la guerra…
Ne L’arte al servizio di Dio si parla di un’antica, curiosa serratura a libro in stile gotico, raffigurante scene sacre. Risale ai primi del Quattrocento e venne utilizzata come contenitore di oggetti sacri preziosi, a riprova di come, nel Medioevo, l’abilità dell’artigiano fosse al servizio di una Verità superiore.
Chiudono il numero di dicembre di Radici Cristiane le consuete rubriche: le News, L’Arte racconta, le Letture consigliate, I lettori ci scrivono e L’Agenda. Per informazioni ed abbonamenti, è possibile trovare tutti i riferimenti sul sito www.radicicristiane.it