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Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte IV)

Liturgia21 Ottobre 2021
Testo dell'audio

Il Sacrificio della Messa non sempre produce effetti così grandi e così molteplici come la capacità dei destinatari lo giustificherebbe; agisce piuttosto in un grado intensamente limitato, cioè i suoi effetti sono limitati ad una misura definita, anche se sono diversi nei singoli casi a volte più grandi, a volte meno. – Ciò è confermato dalla pratica della Chiesa, secondo la quale il Santo Sacrificio non di rado viene offerto ripetutamente per ottenere qualche beneficio, ad esempio, la liberazione di un’anima sofferente dal purgatorio, la conversione di un peccatore, la salute del corpo.

Se il Sacrificio Eucaristico sortisse sempre tutta l’efficacia di cui è capace, una sola santa Messa sarebbe effettivamente sufficiente per ottenere tutte le grandi benedizioni che si desiderano. – Evidentemente la ragione della sua limitata efficacia non sta nell’essenza e nel valore del Sacrificio, poiché esso possiede un potere infinito per produrre ogni effetto; né è unicamente e solo a causa della maggiore o minore suscettibilità della persona a cui si applica il frutto del Sacrificio.

Questa sensibilità, tuttavia, è debitamente considerata in esso, perché esercita la sua influenza sulla misura del frutto del sacrificio da ottenere; ma la ragione finale e decisiva per la più o meno abbondante applicazione delle grazie sacrificali è la volontà di Cristo, in altre parole, deve essere ricercata nella precisa volontà di Dio. Il sacrificio della Messa è un mezzo di grazia; per sua natura destinato a trasmettere a noi le ricchezze della redenzione. Ma per questo c’è bisogno di un preciso volere da parte di Dio. Il Sacrificio Eucaristico può comunicarci grazie solo tanto quanto e nella misura in cui è destinato da Dio a questo scopo. Ora, nella distribuzione dei Suoi doni, Dio richiede la nostra cooperazione; migliore è la nostra predisposizione, più generoso è Lui, di regola, nel dispensare le Sue grazie. È il caso non solo dei Sacramenti, ma anche della Santa Messa.

La grandezza del frutto del Sacrificio che deve essere derivato per noi, quindi, è determinato da Dio, ma con riguardo alle disposizioni di coloro per i quali la Messa è offerta. – Ma qui si deve prendere in considerazione prima di tutto il beneplacito e la saggia provvidenza di Dio, che tutto ordina con amore; poi la volontà misericordiosa del Sommo Sacerdote Gesù Cristo, che offre e presenta sull’altare il prezzo del Suo Sangue al Padre celeste per effetti specifici, più o meno grandi; infine, anche lo stato soggettivo del destinatario degli effetti del Sacrificio. – Come siamo tenuti a pregare senza interruzione, anche il Sacrificio deve essere offerto senza sosta, in modo che possiamo ottenere il frutto e le grazie desiderate. Dio lo ha ordinato, perché la celebrazione ininterrotta della Messa promuove più efficacemente il Suo onore e la nostra salvezza.

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