Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte I)

In mezzo al Paradiso terrestre stava “l’albero della vita” (Gen. 2, 9), cioè l’albero, il cui frutto era destinato a impartire all’uomo perenne giovinezza, forza e bellezza. Era una figura del vero albero della vita, che sta in mezzo al nuovo paradiso, cioè della Santa Chiesa. Noi vogliamo comprendere come questo vero albero della vita, la Croce di Cristo prima e l’Eucaristia poi, impartisca pienezza di vita celeste e imperitura a tutti coloro che la desiderano.
Abbiamo già indagato la radice e il tronco di questo albero della vita; dobbiamo ora sforzarci di conoscere la qualità del suo frutto raro e abbondante, “bello da vedere e gradevole al gusto”. Questo albero della vita del Sacrificio Eucaristico, piantato da Dio nel giardino della Chiesa, innalza la sua sommità fiorita verso il cielo e stende i suoi rami ombrosi sulla terra, lasciando cadere le grazie e le benedizioni su tutti gli uomini.
Il Santo Sacrificio della Messa può anche essere considerato come il ponte d’oro che unisce cielo e terra, perché mentre nuvole di incenso di adorazione e di ringraziamento salgono incessantemente dall’altare al trono di Dio, le nuvole benedette della grazia e della misericordia scendono sull’umanità. Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis! – “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini di buona volontà!” (Lc 2,14).
Questo canto degli Angeli, che risuonò per la prima volta nelle pianure di Betlemme alla nascita di Cristo, “come la voce di molte acque”, echeggia e riecheggia in tutte le epoche e trova il suo più splendido compimento nella celebrazione dell’Eucaristia. Nella misura in cui è un sacrificio di lode e di ringraziamento, la Messa procura ogni onore e gloria a Dio; in quanto è un sacrificio di propiziazione e petizione, ottiene per gli uomini la pienezza della pace, ovvero, di tutte le grazie e benedizioni. Che il Sacrificio della Messa possieda realmente il quadruplice carattere di lode e di ringraziamento, di propiziazione e di petizione di cui sopra, e che in queste quattro caratteristiche si dispieghi in modo sorprendente la sua efficacia, è evidente anche dal fatto che non solo sostituisce e trascende i sacrifici figurativi dell’Antico Testamento, ma anche che li supera infinitamente.
Come compimento e completamento dei sacrifici prima di Cristo, la Santa Messa comprende in sé tutti i beni da essi preannunciati. Ora, nell’Antica Legge diversi sacrifici erano prescritti per il suddetto quadruplice oggetto; di conseguenza, il solo Sacrificio Eucaristico deve, nel modo più perfetto, rispondere a tutti questi vari oggetti per i quali i sacrifici venivano principalmente offerti.
L’unico e perpetuo Sacrificio del Nuovo Testamento, quindi, ci permette di cancellare ogni nostro debito verso Dio e di adempiere tutti i nostri obblighi verso di Lui, di scongiurare da noi tutti i mali e di implorare tutti i favori. – Tuttavia, prima di spiegare che e come la Santa Messa sia il più perfetto sacrificio di lode e il più prezioso e degno sacrificio di ringraziamento a Dio, e il più completo sacrificio di propiziazione e il più potente sacrificio di petizione per gli uomini, restano da risolvere alcune questioni preliminari, relative al valore del Sacrificio Eucaristico, ed anche alla ragione e alla natura della sua efficacia.
Il valore e l’efficacia del sacrificio in generale dipendono principalmente dalla sua essenza e forma. Più eccellente e prezioso è l’oggetto sacrificato, più alta è la dignità e la santità del sacerdote sacrificante, e anche più perfetta è la sua intenzione e il suo atto sacrificale, più prezioso in sé e più efficace per il raggiungimento del suo oggetto sarà il sacrificio. In primo luogo e principalmente, dobbiamo considerare la persona di colui che sacrifica, così come il modo e le modalità del sacrificio. Poiché ci sono più di una persona che offrono il Sacrificio Eucaristico, che lo offrono in modi diversi, esamineremo e spiegheremo il suo valore e la sua efficacia sotto questo aspetto.