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Il Santo Sacrificio della Messa – Il centro del culto cattolico – Parte IV

Liturgia25 Agosto 2022
Testo dell'audio

Durante la celebrazione della Messa diciamo: “Ecco, o Padre Celeste, a Te dobbiamo infinita lode a causa della Tua infinita maestà; per le Tue innumerevoli grazie e benefici, Ti dobbiamo infinite grazie; per le innumerevoli offese che abbiamo commesso contro di Te, Ti dobbiamo espiazione infinita; e a causa dei nostri molteplici bisogni e pericoli, Ti dobbiamo il tributo della nostra umile supplica; ma tutti i nostri atti di lode, di ringraziamento, di espiazione e di supplica, come sono miserabili e indegni di essere offerti a Te! Pur li uniamo al Sacrificio di lode, ringraziamento, propiziazione e petizione del Tuo Figlio Gesù Cristo, infinitamente gradito a Te, col quale li offriamo a Te, implorandoTi che per amor Suo accetti con grazia questo nostro indegno omaggio, con tutto ciò che siamo e che abbiamo, e sii misericordioso e propizio a noi!” 

Poiché nel Sacrificio Eucaristico sono misticamente rappresentate la storia divina del Redentore e della Sua redenzione, la Santa Messa ha la precedenza anche nelle feste ecclesiastiche. Ciò che rappresenta il sole nei cieli per tutta la natura, spargendo luce e diffondendo calore, il Sacrificio Eucaristico lo è nella casa di Dio, abbellendo e adornando ogni sua festa con celestiale splendore. Perciò la Chiesa di Cristo celebra i misteri della grazia mediante il Sacrificio Eucaristico, al quale i fedeli uniscono i loro atti di adorazione, lode, ringraziamento, petizione, amore e ammirazione. Allo stesso modo celebriamo i misteri, i privilegi, le grazie, le virtù, le glorie, la potenza e la bontà della Vergine Madre di Dio attraverso il Santo Sacrificio della Messa. E in che modo celebriamo degnamente l’annuale commemorazione dei Santi? Offrendo il Sacrificio Eucaristico per lodare e ringraziare Dio, perché Egli è meraviglioso nei Suoi Santi, in quanto li ha adornati con la più grande

diversità di grazie, virtù e miracoli, li ha coronati con onore e gloria, e ce li ha dati come modelli luminosi e potenti patroni. In tal modo il Sacrificio Eucaristico, come un anello d’oro, si muove intorno al ciclo liturgico delle feste e delle stagioni sante. 

Nella più incantevole di tutte le feste, cioè a Natale, “quando il cielo trabocca di miele, e la vera gioia ci giunge dall’alto”, la Chiesa permette ai suoi sacerdoti di celebrare tre Messe, per esprimere più perfettamente la sua sovrabbontante esultanza in “questo giorno della nuova redenzione, dell’antica riconciliazione e dell’eterna beatitudine”. – Nel doloroso Venerdì Santo, al contrario, quando la Chiesa con profonda compassione è interamente assorbita nella sua meditazione e contemplazione della Croce e del suo Divino Sposo che muore fra i tormenti per i peccati del mondo – in questo giorno di grande lutto, la Chiesa, per così dire, dimentica ciò che le è più caro e prezioso, ovvero la gioia e la consolazione del Santo Sacrificio, negandosi il calice di ristoro e di salvezza a fronte dell’amaro calice di dolore che il suo Divino Sposo bevve sul Golgota. 

Infine, tutto ciò che i fedeli fanno e danno al Suo servizio, è riferito principalmente alla degna celebrazione del Sacrificio Eucaristico. A che scopo sono costruite tutte quelle magnifiche chiese e quegli altari dedicati e arredati con ogni possibile ornamento che l’arte e la natura possono produrre? Principalmente per la celebrazione della Santa Messa. A quale scopo servono i vasi sacri in oro e argento e i magnifici paramenti? Principalmente per la celebrazione della Messa. A che scopo le luci che bruciano sull’altare, i fiori che esalano il loro profumo, le nuvole di incenso che riempiono il santuario – per cos’altro che onorare e porre davanti ai nostri occhi la maestà del Sacrificio Eucaristico? 

Non bisogna infine dimenticare che il Sacrificio Eucaristico è una fonte inesauribile di pensieri santi e pie emozioni – che sempre ristora, conforta e vivifica sia la mente che il cuore.

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