Il Padrone del mondo

Il Padrone del mondo (Fede&Cultura, Verona, 2014, € 14,00), questo famoso romanzo uscì nel 1907 e da allora ha suscitato vivaci dibattiti ed ha sempre ottenuto un grandissimo successo in tutte le sue edizioni.

In esso l’autore, Robert Benson, denunciava il nascente progetto politico che mirava a organizzare un mondo senza Dio – anzi, il mondo senza Dio – sostituendo la tradizionale società cristiana (basata su religione, famiglia, patria, proprietà) con una “repubblica universale” atea, apolide e tecnocratica, sostanzialmente totalitaria. Essa si basa su un umanitarismo pacifista che impone la tolleranza universale, vieta il “fanatismo”, la guerra e la pena di morte, ma promuove la libertà sessuale, l’eutanasia e la liquidazione dei dissidenti.
I personaggi che più incarnano questo diabolico progetto sono il politico Brand e l’intellettuale Felsenburg; sotto la loro apparenza del tutto grigia, essi anticipano i due mostri profetizzati dall’Apocalisse: il tiranno e il falso profeta.
Il loro successo mondiale è dovuto alla capacità di manipolare l’opinione pubblica, suscitando illusioni utopistiche e addormentando le coscienze. Essi cercano di distruggere la Chiesa Cattolica, ma usando una persecuzione dolce, tranquilla e democratica che suscita poche reazioni ed anzi ottiene il consenso popolare e quello delle sue stesse vittime, come dimostra la tormentata vicenda di padre Franklin.
La riscossa cristiana è impersonata dalla figura di Percy, che riafferma i diritti di Cristo e della Chiesa contro il relativismo e l’“ecumenismo” imposti dal regime. La storia si conclude con un finale apocalittico, nel quale la falsa promessa di “pace e sicurezza”, tipica dell’Anticristo secondo san Paolo, viene smentita da un disastroso conflitto universale dal quale si salva a stento un “resto della Chiesa”.
L’autore è uno dei numerosi uomini di cultura britannici che, in quei tempi, si convertirono dall’anglicanesimo al cattolicesimo; diventò poi sacerdote e predicatore di fama.
Quando scrisse questo libro, venne accusato di essere esagerato, complottista, visionario; allora la Società delle Nazioni era solo un progettata, l’ONU e l’Unione Europea erano ancora arrivare. Oggi tutto va realizzandosi sotto i nostri occhi, per cui possiamo dire che padre Benson fu davvero profetico.
Questo testo di Guido Vignelli è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. È possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it