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Il Monastero di Strahov

Tesori del Mondo09 Febbraio 2019
Testo dell'audio

La storia del Monastero fu alquanto travagliata, e s’intreccia con le vicende religiose delle quali Praga è stata sempre un crocevia.

Travagliata storia di un monastero

Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, nel 1138, il vescovo di Olomouc Jindrich Zdìk ebbe l’idea di stabilire a Praga un monastero dei Canonici regolari. Scelse perciò la collina del castello.  Nonostante l’appoggio delle autorità ecclesiastiche e politiche, il suo progetto stentava a materializzarsi. Fu solo nel 1143, con l’arrivo dei Monaci Premonstratesi giunti dall’Abbazia di Steinfeld, in Renania, che cominciarono i lavori con una certa metodicità.

Dapprima alloggiati in uno stabile in legno, i premonstratesi iniziarono con la costruzione di una chiesa in stile romanico, terminata intorno al 1149 e dedicata alla Madonna Assunta, uno dei punti focali della loro spiritualità.

Intrapresero poi la costruzione del monastero, sempre in stile romanico. Secondo i documenti, questo monastero era funzionante già nel 1182. La chiesa, lunga 56 metri, contava tre navate e due torri prismatiche.

Nel 1258 la chiesa fu totalmente distrutta da un incendio e venne, quindi, ricostruita in stile gotico. Il soffitto piano fu sostituito per uno a volte, e una Cappella dedicata a Sant’Ursula fu annessa al transetto nord.

Nel 1420 gli eretici hussiti distrussero completamente la Chiesa, danneggiando anche il monastero e rubando molti dei tesori che conteneva. La Basilica rimase in rovina per più di un secolo, e i pochi monaci scampati al massacro dovettero sopravvivere al meglio.

Questa triste situazione durò fino al 1586, quando venne eletto Abate di Strahov Jan Lohelius, il quale ne iniziò la ricostruzione, in stile rinascimentale. Con lui riprese anche la vita religiosa della comunità. Nel 1593 v’erano già una dozzina di monaci.

Nel 1612 Lohelius venne eletto Arcivescovo di Praga, ed è sostituito quale Abate di Strahov da Kašpar Questenberg, che continuò i lavori, aggiungendo alla Basilica la Cappella della Madonna di Passau, sul transetto sud. Nel 1627, egli portò in questa cappella le reliquie del fondatore dei Monaci Premonstratesi, san Norberto.

Tra le molte opere intraprese da Questenberg, v’è anche la birreria del Monastero, che tuttora produce un’eccellente Pilsen, servita in brocche durante i pasti nel refettorio. Il ché, diciamolo pure, è indispensabile per bilanciare la robustezza dei cibi.

Verso la fine della Guerra dei Trent’anni, il complesso venne di nuovo messo a ferro e fuoco da un reggimento finnico dell’esercito svedese. La soldatesca protestante saccheggiò il monastero, rubando preziosi manoscritti e libri.

A guerra finita, l’abate Franck avviò la ricostruzione, ripristinando anche l’Ospedale di Sant’Elisabetta. Nel 1679 l’abate Jeroným Hirnhaim completò la Biblioteca teologica, uno dei gioielli di Praga insieme alla Biblioteca filosofica costruita dall’Abate Václav Mayer.

Di quest’epoca è anche il Salone delle Curiosità, ovvero un immenso laboratorio scientifico dove venivano esposte importanti collezioni di botanica, anatomia, geologia, ecc. Questo in perfetta concordanza col carattere dei monasteri medievali, veri centri del sapere oltre che della spiritualità.

La Basilica dell’Assunzione fu di nuovo danneggiata dai bombardamenti francesi nel 1742 e, quindi, ricostruita in stile perfettamente barocco ad opera dell’architetto italiano Anselmo Lurago.

All’epoca, nell’area culturale germanica, lo stile barocco era la nota caratteristica della rimonta cattolica, sulla scia della Contro-Riforma.

In contrasto con la cupa austerità calvinista, (a torto) identificata col gotico e col romanico, nelle aree riprese ai protestanti sorgevano chiese e palazzi grandiosi, sfavillanti di luce e di ornamenti. Era la luce di Roma che dilatava i confini della Fede, trionfando sui seguaci di Lutero e di Calvino.

È questo l’impianto che arriva fino ai giorni nostri, rimesso in sesto dopo il periodo comunista, durante il quale il Monastero rimase ufficialmente chiuso. Nel 1989 il complesso è stato restituito ai Monaci Premonstratesi che, oltre alla vita religiosa di comunità, curano anche diverse missioni in Moravia e Slovacchia.

Ricchezza artistica e spirituale

L’attuale Basilica dell’Assunzione di Maria, dedicata anche a san Noberto, è lunga 63 metri. L’altare principale è in marmo di Slivenec, costruito da Lauerman nel 1768. Le navate laterali comprendono ben 10 cappelle dedicate alla Natività di Nostro Signore, al Sacro Cuore, a san Giovanni Nepomuceno, a santa Maria Maddalena, alla conversione di san Paolo, a san Martino, sant’Anna, sant’Agostino, ai Santi patroni della Boemia e alla Visitazione della Madonna. Tutte sono adornate con quadri di Liška, Willmann, e Palko. La volta è affrescata da Neunhertz, con temi dedicati alla Madonna e a san Norberto.

La Basilica conta con un grandioso organo, costruito nel 1774 dal premonstratese Lohel Oehlschlaegl, e nel quale ha suonato Mozart nel corso della sua visita a Strahov, nel 1787. La Cappella della Madonna di Passau contiene la tomba del Generale Gottfried von Pappenheim, eroe cattolico della Guerra dei Trent’anni, al quale è dedicata la celebre Papenheimermarsch.

 

Questo testo di Augusto de Izcue è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. È possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it

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