I partecipanti ai frutti della S.Messa – VI Parte

Nelle collette di queste Messe, l’intercessione dei Santi occupa un posto di primo piano; nelle preghiere Secreta e Post-Communio, viene portata nella più stretta connessione con il Sacrificio. Molto spesso la petizione è indirizzata direttamente a Dio, come segue: che Egli conceda mediante l’intercessione, per i meriti, attraverso i meriti e l’intercessione, attraverso i meriti d’intercessione dei Santi, che onoriamo e la cui festa celebriamo, di prenderci sotto la Sua. protezione misericordiosa, o ricevere favorevolmente il Sacrificio della Chiesa e dei fedeli, e concedere loro abbondantemente i suoi frutti. –
Spesso la petizione rivolta direttamente a Dio suona così: che Egli conceda che questo o un altro Santo particolare possa essere il nostro costante intercessore, ottenere il perdono per noi, assisterci con le sue preghiere, che possiamo prendere parte alla sua assistenza, essere sostenuti dalla sua intercessione ed essere difesi dalla sua protezione. – In queste preghiere liturgiche l’intercessione dei Santi è posta in duplice relazione con il Sacrificio Eucaristico. Da un lato, viene spesso ripetuta la petizione che il Sacrificio, in quanto è offerto da noi uomini peccatori, possa, attraverso i meriti e l’intercessione dei Santi, essere più gradito alla Divina Maestà e più vantaggioso per noi; dall’altro, l’intercessione dei Santi viene nuovamente implorata seguita da una forma più intimamente connessa con il Santo Sacrificio offerto in loro onore e alla loro memoria – o, per parlare in modo più corretto, l’intercessione dei Santi viene invocata a causa dell’efficacia del Santo Sacrificio; e ciò è appropriato, poiché i Santi possiedono ed esercitano il diritto di intercessione a nostro favore solo per la potenza di Cristo e del Suo Sacrificio.
Poiché tutto ciò che i Santi sono e possono fare, lo detengono e compiono in virtù del Sacrificio di Cristo, rinnovato sull’altare in modo incruento. In virtù di questo Sacrificio essi divennero santi e perseverarono nella santità fino alla fine della loro vita; per la Sua virtù vinsero se stessi, il mondo e il diavolo; per la Sua virtù entrarono, ricchi di meriti, nella gloria del cielo, dove sono diventati intercessori in nostro favore; per la Sua virtù Dio ascolta le loro richieste, da qui la fiducia che abbiamo nei meriti e nell’intercessione dei Santi e con cui invochiamo la loro intercessione, si basa sull’efficacia di questo Sacrificio. È giusto allora, davvero, che nell’offrire il Sacrificio Eucaristico all’onore di Dio e dei Suoi Santi e per la nostra salvezza, noi riconosciamo e confessiamo questo; e questo lo facciamo implorando il Padre Celeste, al quale viene offerta la Messa, che si degni, in virtù di questo Sacrificio, di renderci partecipi dell’intercessione dei Santi, e, in considerazione dei meriti che hanno acquisito dalla loro unione con lo stesso Sacrificio e per la loro intercessione, la cui efficacia è derivata da questo Sacrificio, di garantirci la Sua potente protezione.
La mancanza di fiducia nella Divina Misericordia non può essere associata a una tale petizione, basata sul Sacrificio del Suo infinito amore e bontà. Al contrario: tale petizione serve a promuovere l’onore di Cristo, poiché in tal modo riconosciamo e confessiamo che è Lui stesso che ha glorificato i Santi con il potere del Suo Sacrificio; ancora di più, questa petizione conduce alla lode dei Santi, che, con la grazia del Sacrificio di Cristo, si sono offerti per Cristo e, di conseguenza, ora regnano con Lui e sono i nostri intercessori. Così, mentre la celebrazione della Messa ricopre i Santi del cielo di onore e gloria, essa conferisce a noi uomini, bisognosi di assistenza, ogni vantaggio spirituale.