I misteri gaudiosi del S. Rosario: L’Annunciazione

Fu rivelato ad una certa monaca che l’Arcangelo Gabriele era venuto portando la sua grande ambasciata proprio mentre la Madonna stava sospirando e pregando Iddio con maggior desiderio di mandare al mondo un Redentore.
L’Arcangelo entra e dice: ‘Ave, piena di Grazia, il Signore è con te.’ Come ha reagito a questo saluto del tutto straordinario? Leggiamo che la Madonna fu turbata a queste parole – non turbata alla vista di un angelo, o ad un avvenimento così eccelso, bensì turbata alle sue parole – ovvero alle lodi così eccelse espresso in esse. Come ha detto a santa Brigida: ‘Non volevo la mia lode, ma solo quella del Creatore e del Datore di ogni bene: Volevo solo che Lui fosse lodato e benedetto.’
Qua, dunque, la Madonna rivela la sua profonda umiltà, e quando l’Arcangelo spiega il progetto di Dio per lei, rivela inoltre la sua perfetta obbedienza: ‘Ecco l’ancella del Signore, facciasi di me secondo la tua parola.’
E appena proferite quelle parole, subito il Figlio di Dio divenne anche il figlio di Maria. ‘O fiat potente’ esclama san Tommaso da Villanova, ‘o fiat efficace, o fiat sopra ogni altro venerando! perché cogli altri fiat Iddio creò la luce, il cielo, la terra, ma con questo fiat di Maria, un Dio divenne uomo come noi.’