Gesù Cristo “Sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedek (Parte IV)

La Sacra Scrittura non nomina né il padre, né la madre di Melchisedek e lo descrive come se egli non avesse avuto l’inizio dei giorni e la fine della vita: nella Sua umanità Cristo era sulla terra senza padre e in Cielo, nella Sua divinità, senza madre, e il Suo sacerdozio non ha fine; poiché Egli è l’unico sacerdote nel Suo ordine, infatti non ha né predecessori, né successori. L’esemplarità di Melchisedek in rapporto al Sommo Sacerdote Gesù Cristo sarebbe certo inadeguata qualora egli non fosse modello nell’ufficio essenziale del sacerdozio, cioè nell’offerta del sacrificio. Ma anche questo aspetto non manca.
Melchisedek fu infatti Sacerdote dell’Altissimo e come tale Gli offrì un sacrificio materiale di pane e di vino: con ciò prefigurò il nuovo ed eterno Sacrificio dell’Eucaristia che il vero Melchisedek, Gesù Cristo, fondò con la Nuova ed Eterna Alleanza, sotto le specie sacramentali del pane e del vino, che offrirà fino alla fine del mondo
Il Signore continuerà questo doppio ufficio sacerdotale, cioè l’intercessione in Cielo e l’offerta del Sacrificio sulla Terra, sin quando esiste l’umanità, affinché essa, bisognosa della remissione dei peccati e della salvezza, sia soccorsa dalla forza santificante e dai meriti del Suo sacrificio cruento: fino all’ultimo giorno, finché sarà completato il numero dei santi, quando la Gerusalemme Celeste sarà ultimata con tutte le pietre vive degli eletti. Ma anche allora, quando l’opera della Redenzione sarà vittoriosamente conclusa sotto ogni aspetto, quando tutti i nemici di Cristo saranno posti ai Suoi piedi e sfracellati come stoviglie di terracotta, anche allora il Signore, Capo glorioso della Chiesa Trionfante, offrirà a Dio Uno e Trino un sacrificio di lode, adorazione e ringraziamento per tutta l’Eternità.