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“Embrioni sintetici” e uteri artificiali: l’ homo faber della tecnoscienza

Diario di bioetica09 Aprile 2021
Testo dell'audio

Su Nature sono state pubblicate due ricerche, di cui alcuni giornali hanno parlato di recente: quella degli “embrioni sintetici” e quella dell'”utero artificiale”. Come sostiene la Dignitas Personae: «le scienze mediche hanno sviluppato in modo considerevole le loro conoscenze sulla vita umana negli stadi iniziali della sua esistenza. Esse sono giunte a conoscere meglio le strutture biologiche dell’uomo e il processo della sua generazione. Questi sviluppi sono certamente positivi e meritano di essere sostenuti, quando servono a superare o a correggere patologie e concorrono a ristabilire il normale svolgimento dei processi generativi. Essi sono invece negativi, e pertanto non si possono condividere, quando implicano la soppressione di esseri umani o usano mezzi che ledono la dignità della persona oppure sono adottati per finalità contrarie al bene integrale dell’uomo».

In questa puntata, si mostrerà come entrambe le ricerche in questione, siano frutto di quella medicalizzazione dell’esistenza che spinge verso una tecnoscienza animata da una sorta di delirio di onnipotenza che prospetta alle persone un’aspettativa di salute che anela all’immortalità, proclamando l’insignificanza del limite e lo svuotamento ontologico e assiologico della realtà.

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