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Elogio delle canzoncine mariane

Il viandante03 Luglio 2020
Testo dell'audio

Sarà capitato anche a voi, ogni tanto, di canticchiare una melodia di un canto mariano che magari ricordate dalla vostra infanzia, o che pure viene ancora cantato nella vostra parrocchia. Questi canti, detti anche canzoncine, sono nella memoria collettiva di tanti di noi. A volte certamente i testi sono datati, risentono pesantemente di un linguaggio che oggi non usiamo più. Ma hanno anche quella ingenuità autentica del canto popolare, quel canto che rifuggiva dalle logiche commerciali. Un canto, non dimentichiamolo, che risente fortemente dell’oralità, quel modo di fare musica che era quasi spontaneo, non era considerato come privilegio di pochi, ma era diffuso fra tutti, era un comportamento praticamente naturale. Ecco che alcune melodie ed alcuni testi, visti in questa luce, acquistano tutto il loro valore e la loro importanza.

Chi non ha mai cantato o sentito “Mira il tuo popolo” o “Voglio chiamar Maria”? Sono canti che hanno una forte caratterizzazione popolare, ma erano ben separati dal canto liturgico vero e proprio. Il canto popolare, questo è importante dirlo, non è il canto liturgico: quest’ultimo è il canto proprio della liturgia, mentre il canto popolare si può usare in alcuni momenti di essa ma mai sostituendo il canto liturgico vero e proprio. Oggi, questa distinzione è stata completamente cancellata.

Dovremmo tornare a valorizzare il nostro repertorio di canto popolare religioso, un repertorio in cui ci sono autentiche gemme, gemme che oggi sono sepolte sotto una coltre di indifferenza e rassegnazione.

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