È auspicabile che la legge 194 venga “applicata”?

Non stupisce che la fetta di intellettuali “pro choice” difenda come “intoccabile” la legge che dal 1978 permette in Italia che una gravidanza venga deliberatamente interrotta, esaltando questa come “scelta morale”. Crea confusione, se non addirittura sgomento, che coloro che si dovrebbero battere contro questa legge, moralmente e giuridicamente ingiusta, arrivino a sostenere che essa sia soltanto “imperfetta” o addirittura “mal applicata”, perdendo di vista, anch’essi, il protagonista in questione: il concepito.
In questa puntata, cercheremo di spiegare perché un approccio pro life che ritenga la 194 “indiscutibile” è moralmente erroneo e mostreremo perchè un approccio “procedurale” che mira a contrastare l’aborto nella pratica, senza andare alla radice dell’idea abortista – che passa anche attraverso la legge – è controproducente, oltre che motivo di confusione delle coscienze.