Considerazioni sulle “profezie” di Bill Gates

Mentre i virologi dicono di intravedere un miglioramento della situazione sanitaria, grazie alla minore letalità della variante Omicron, è arrivata una dichiarazione di Bill Gates che ha suscitato preoccupazione e polemiche.
Bill Gates, il fondatore della Microsoft e presidente della Bill and Melinda Gates Foundation, ha dichiarato, secondo quanto riporta la stampa, che dobbiamo prepararci a nuove epidemie, più letali di quella attuale. Gates ha spiegato che le varianti Omicron e Delta sono state tra i virus più trasmissivi finora conosciuti ma il mondo potrebbe dover affrontare presto un nuovo agente patogeno, altrettanto contagioso ma con un tasso di letalità potenzialmente molto più elevato. Perciò ha insistito sulla necessità di fornire vaccini anche ai paesi di basso e medio reddito, per attrezzarsi contro le nuove pandemie.
Non è mancato chi ha voluto vedere in queste dichiarazioni di Bill Gates una conferma del suo ruolo nel complotto sanitario che starebbe dietro la pandemia di Covid. Ma è davvero così?
Bill Gates è uno degli uomini più ricchi del mondo e fa parte certamente del cosiddetto establishment, ovvero di quel sistema di potere che è composto da un ristretto gruppo di oligarchi capaci di influire sui destini della società. Ma cosa provano le sue dichiarazioni? Provano solo che le informazioni di cui dispone gli permettono di prevedere un futuro diverso da quello ottimistico che ci presentano in questi giorni le autorità politiche e sanitarie. La ricchezza di Gates gli permette di dotarsi di un’equipe di consiglieri e di esperti che analizzano i problemi sociali per prevedere i trend, cioè l’evoluzione delle tendenze sociali e in tal modo massimizzare i suoi investimenti. Sicuramente Jeff Bezos, fondatore e presidente di Amazon, che si è arricchito più di Gates nella attuale pandemia, ma il cui nome non viene mai fatto tra gli artefici del complotto, è fornito di centri di studio altrettanto efficaci. In Italia Giovanni Agnelli aveva creato la Fondazione Agnelli, che ancora esiste, esattamente con questo scopo. E la Fondazione Agnelli negli anni Novanta del Novecento ha prodotto studi ed analisi sociali di grande interesse sul tema ad esempio dell’immigrazione. Dobbiamo dedurre dai rapporti della Fondazione Agnelli sull’immigrazione che la Fiat la favoriva?
Non è così, perché i rapporti della Fondazione Agnelli erano una delle poche voci che esprimevano preoccupazione per le conseguenze demografiche e culturali che l’immigrazione avrebbe potuto avere sulla società italiana. Chi prevede un futuro che poi si realizza non significa che lo desideri. Negli stessi anni Novanta apparve un celebre un libro di Samuel Huntington dedicato a “Lo scontro delle civiltà”. Huntington venne accusato dalla cultura progressista di volere quello scontro di civiltà che egli si limitava a prevedere qualche anno prima dell’11 settembre e dell’irruzione del terrorismo islamico sulla scena mondiale.
Bill Gates è certamente un potente avversario di coloro che difendono i principi e le istituzioni della Civiltà cristiana, ma la sua forza, oltre che nei mezzi finanziari, sta proprio nella sua capacità di influire sulla società anche prevedendo il futuro. Prevedere un evento non significa programmarlo. Significa caso mai programmare il modo migliore per approfittare della situazione prevista.
Il fatto che Bill Gates preveda una pandemia più letale non significa che lui o altri agenti del male, la desiderino e la abbiano organizzata, ma è solo la prova di una capacità di prevedere gli eventi che purtroppo manca ai suoi avversari, incapaci di approfittare delle situazioni proprio perché incapaci di prevederle.
Noi non abbiamo gli strumenti naturali di cui Bill Gates dispone per prevedere il futuro, ma abbiamo gli avvertimenti soprannaturali del Cielo che ci dicono che se l’umanità continuerà ad essere immersa nel peccato, incorrerà in un castigo divino, perché ogni colpa ha la sua pena e se le colpe individuali vengono punite dal Signore dopo la morte, le colpe delle nazioni, che non hanno un destino ultraterreno, vengono scontate nel corso della storia. Questo non lo dice solo la Madonna a Fatima, ma lo insegna anche la Sacra Scrittura e un’esperienza storica plurimillenaria. Terremoti, carestie, epidemie, guerre, rivoluzioni sono sempre stati considerati castighi divini che hanno accompagnato l’infedeltà a Dio delle nazioni Così è sempre stato e sempre sarà. Se il castigo tarda non significa che non verrà, ma che sarà più duro. Più il tempo concesso è lungo più, se manca il pentimento, il castigo sarà pesante.
Non c’è bisogno di Bill Gates per prevedere la possibilità di un’epidemia più letale di quella attuale e se questo accadrà è abbastanza infantile attribuire la catastrofe a Bill Gates, invece di spiegarla con la violazione sistematica di ogni legge divina e naturale che caratterizza il nostro tempo.
Se questo è vero, i vaccini a cui si appella Bill Gates, non sono strumento né di salvezza né di morte: sono semplicemente mezzi inadeguati, perché puramente umani, a risolvere una crisi che prima di essere sanitaria e sociale, è una profonda crisi spirituale e morale, che ha solo nella preghiera e nella penitenza la sua soluzione.