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Commento al Trattato della Vera devozione alla Santa Vergine di san Luigi Maria Grignion di Montfort – Parte XVIII

Il Trattato della Vera devozione alla Santa Vergine18 Maggio 2020
Testo dell'audio

I numeri del Trattato che vanno dal 56 al 59 sono tra i più belli ed entusiasmanti di tutta l’opera. Il santo si chiede: “Ma chi saranno questi servi, schiavi e figli di Maria?”.

“Saranno – risponde – fuoco ardente, ministri del Signore che spargeranno dappertutto il fuoco dell’amore divino. Saranno acute saette nella mano della potente Maria per colpire i suoi nemici. Saranno figli di Levi, be n purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e ben uniti a Dio, che porteranno l’oro dell’amore nel cuore, l’incenso dell’orazione nello spirito e la mirra della mortificazione nel corpo. Saranno dappertutto il buon odore di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli, mentre saranno un odore di morte per i ricchi e orgogliosi mondani” (n. 56).

San Luigi in questo passo ripete per ben tre volte la parola fuoco per caratterizzare gli apostoli degli ultimi tempi. E ad essi dedicherà una altra opera dal significativo titolo “La preghiera infuocata”, in cui evoca “il diluvio di fuoco del puro amore” che Dio “deve accendere su tutta la terra in modo così dolce e veemente da infiammare e convertire perfino i musulmani, i pagani e gli ebrei”.

Gli schiavi e figli di Maria saranno fuoco ardente perché ripieni del fuoco divino che la devozione a Maria alimenta e propaga.

E nel numero 57 li descrive ancora in questo modo:

“Saranno nubi tonanti e volanti per l’aria al minimo soffio dello Spirito Santo che senz’attaccarsi a nulla, né meravigliarsi di nulla, né spaventarsi di nulla, spargeranno la pioggia della parola di Dio e della vita eterna” (n. 57).

La loro forza non viene dunque da sé stessi, ma dallo Spirito Santo che in essi vuole continuare a produrre le meraviglie che ha prodotto in Maria. Ad essi è chiesto solo di essere autentici devoti di Maria e pienamente abbandonati all’azione dello Spirito Santo, che è amore, e che, in quanto amore, nutrirà il loro odio per i nemici di Dio e della Chiesa.

Essi, continua il santo “tuoneranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, colpiranno il demonio e i suoi seguaci e trafiggeranno da parte a parte, per la vita o per la morte, con la spada a doppio taglio della parola di Dio, tutti quelli ai quali saranno mandati da parte dell’Altissimo” (n. 57).

Essi avranno in bocca la spada da due parti tagliente della parola di Dio. Perché da due parti tagliente? Perché, a seconda da come è accolta la parola di Dio, la spada della Verità porta la salvezza eterna o l’eterna condanna. Non è un ago che cuce, è una spada affilata che taglia senza possibilità di compromesso e conduce alla vita o alla morte.

Non saranno dunque testimoni muti ed inerti dello scempio che avviene all’interno della Chiesa di Dio. Romperanno il silenzio tuonando contro il peccato e gridando contro il mondo, impugnando la spada della Verità. Il peccato, negli ultimi tempi, non sarà solo individuale, ma pubblico e sociale. Chi difenderà pubblicamente la virtù e accuserà il peccato sarà perseguitato come un disturbatore sociale. Ma nulla potrà fermare gli Apostoli degli ultimi tempi, che hanno Dio per Padre e Maria per Madre. Essi ha detto il santo al n. 48, “combatteranno con una mano ed edificheranno con l’altra”. Con una mano rovesceranno una società che si regge sull’empietà, con l’altra edificheranno il Regno di Gesù e di Maria nella società.

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