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Commento al Trattato della Vera devozione alla Santa Vergine di san Luigi Maria Grignion di Montfort – Parte XVI

Il Trattato della Vera devozione alla Santa Vergine16 Maggio 2020
Testo dell'audio

Il numero 54 del Trattato continua in questo modo: “Il potere di Maria su tutti i diavoli risplenderà particolarmente negli ultimi tempi, quando Satana tenderà insidie al calcagno di lei, cioè ai suoi umili schiavi e ai suoi poveri figli che ella susciterà per fargli guerra. Saranno piccoli e poveri a giudizio del mondo e bassi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e perseguitati come lo è il calcagno rispetto alle altre membra del corpo. Ma in compenso saranno ricchi della grazia di Dio, che Maria distribuirà loro abbondantemente; grandi e sublimi in santità davanti a Dio, superiori ad ogni creatura per il loro ardente zelo, e così fortemente sostenuti dagli aiuti divini che, con l’umiltà del loro calcagno, in unione a Maria, schiacceranno la testa del diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo”.

Precedentemente san Luigi ha detto: “Ciò che Lucifero perdette per orgoglio, Maria lo acquistò per umiltà; ciò che Eva rovinò e perdette per disobbedienza, Maria lo salvo per obbedienza”. E’ un tema ricorrente del Trattato, fin dal numero 2, in cui ricordiamo che, parlando della vita nascosta di Maria il santo aveva detto che “la sua umiltà fu così profonda che ella non ebbe mai sulla terra attrattiva più potente e continua che quella di celarsi a sé stessa e ad ogni creatura per non essere conosciuta che da Dio solo”. L’umiltà di Maria è il segreto della sua santità e del suo ruolo negli ultimi tempi; ma l’umiltà è anche il segreto dei figli che ella genera nel corso dei secoli e che, con Lei, svolgeranno un ruolo decisivo, nei tempi ultimi, instaurando sulla terra il regno di Gesù e di Maria, che precederà quello dell’Anticristo.

Il demonio ha sollevato il capo contro Dio; la Madonna schiaccerà il capo del demonio con il suo calcagno. I figli e schiavi di Maria dovranno imitarne l’umiltà per potere con lei e attraverso di Lei schiacciare la testa al demonio e potere così esaltarla. L’umile Maria sarà esaltata dai suoi figli che ne imiteranno l’umiltà. Essi affronteranno i poteri del mondo, sobillati dal demonio contro di loro, ma riceveranno da Dio, per le mani della Madonna, tali grazie da poter sostenere e vincere questa battaglia apparentemente impari, come un tempo Davide vinse il potente Golia.

Che cos’è l’orgoglio? Che cos’è l’umiltà? L’umiltà consiste nel dimenticare sé stessi e alzare lo sguardo a Dio, riferendo tutto a Lui, confidando solo in Lui. L’orgoglio consiste nell’allontanare lo sguardo da Dio per contemplare solo noi stessi, confidando solo nelle nostre forze. E poiché nulla possiamo senza Dio, i fallimenti dell’orgoglioso lo conducono alla disperazione, mentre l’umile, nei successi e negli insuccessi non è mai disperato, perché sempre confida in Dio: la sua virtù è la fiducia. Il pio certosino Dom Francesco Pollien lo spiega in questo modo: “l’orgoglio è la tua vita diretta da te e per te, l’umiltà è la tua vita diretta da Dio e per Dio. L’umiltà non consiste nel non avere niente, ma nel riferire tutto. Quanto più si è ricevuto da Dio, tanto più si può riferire a Lui; e quanto più si riferisce, tanto più si è umili”.

Le due città di cui parla sant’Agostino, la città del demonio e quella di Dio, sono generate dall’orgoglio, che è l’amore di sé fino al disprezzo di Dio; e dall’umiltà, che è l’amore di Dio fino al disprezzo di sé”. La scelta radicale è tra Dio, a cui ci unisce intimamente l’umiltà e il demonio, al quale ci vincola l’orgoglio. Questo scontro costituisce l’essenza della storia dd esploderà, si può dire, negli ultimi tempi.

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