Chi offre il Sacrificio Eucaristico?

È fuori discussione, che nella Santa Messa Cristo non è solo la Vittima sacrificata, ma anche il Sacerdote che sacrifica perché, “come Egli ha una volta offerto Se stesso sulla Croce, ora Egli offre Se stesso anche sull’altare, ma in modo incruento e attraverso il ministero dei sacerdoti. – Cristo nell’Eucaristia è sia colui che sacrifica sia l’oggetto sacrificato. Come il vero Melchisedech, Egli possiede un sacerdozio imperituro ed esercita incessantemente l’ufficio sacerdotale, in quanto Egli offre ogni giorno se stesso sull’altare come un dono ed un’oblazione di soave odore a Dio (Ef. 5, 2), per salvare coloro che per mezzo di Lui si avvicinano a Dio (Eb. 7, 25).
Se Cristo nella Messa presenta veramente l’offerta e ciò mediante il sacerdote visibile, allora ne consegue che Egli è il celebrante principale. Per essere tale in realtà non basta che il Signore abbia istituito il Sacrificio Eucaristico e ne abbia comandato la celebrazione; né che ad esso conferisca potenza ed efficacia; deve piuttosto cooperare direttamente, attraverso la sua santa umanità, all’esecuzione del Sacrificio Eucaristico. Egli deve sempre e dovunque essere trovato ad agire come sacerdote ovunque si celebri la Messa. Accondiscendendo alle parole del sacerdote visibile, Cristo come Sommo Sacerdote invisibile cambia gli elementi del pane e del vino nel Suo Corpo e Sangue, cioè pone il Suo Corpo e il Suo Sangue, la Sua stessa umanità, nella condizione di sacrificio. E questa azione di sacrificio di Se stesso Egli, allo stesso tempo, la dirige alla gloria di Dio, per propiziarLo, e anche per contribuire alla salvezza dell’umanità.
Nella celebrazione del Sacrificio Eucaristico, infatti, il Signore dipende, in un certo senso, dal ministero dei sacerdoti visibili; eppure Egli stesso compie sempre direttamente e principalmente il vero atto del sacrificio. Nella celebrazione di ogni Messa, Gesù con la Sua anima, con la Sua volontà umana e il Suo cuore, dà nuovamente prova dei Suoi sentimenti sacerdotali, del Suo immutabile amore per il sacrificio, della Sua inesauribile devozione all’onore di Dio e alla salvezza del mondo.
Da quanto appena detto, possiamo trarre diverse conclusioni. Poiché Cristo sull’altare è il principale e diretto Offerente, dato che Egli stesso con il suo elevato atto sacerdotale celebra e offre il Sacrificio Eucaristico, ne consegue che, come il Sacrificio della Croce, la Messa possiede un valore assolutamente infinito ed una perfezione infinita. Perché l’eccellenza del Sacrificio dipende principalmente dal merito e dalla dignità della persona che lo offre. Inoltre, ne consegue che l’Eucaristia rimane sempre e ovunque il Sacrificio senza macchia, così come il Supremo offerente, Gesù Cristo, è in ogni momento infinitamente santo, anche se il sacerdote visibile e rappresentante possa sempre essere così imperfetto e indegno.