Bruges, la Venezia delle Fiandre

La chiamano “la Venezia del nord” o anche “delle Fiandre” per le sue case pittoresche e decorate e per i canali che la percorrono. Bruges è una romantica finestra sul Medioevo rimasta intatta da oltre cinque secoli a causa dell’insabbiamento del fiume Zwyn che nei tempi d’oro, i secoli XIII e XIV, l’aveva messa in comunicazione con il mare del Nord, portandola alla sua massima prosperità economica quando, come libera repubblica mercantile, era il centro politico e commerciale più importante del nord Europa.
La chiusura dell’estuario, dirottando il traffico su Anversa e Gand, l’ha protetta da guerre e incendi destinandola a un lungo sonno da cui si sarebbe risvegliata solo nel XX secolo, quando in un certo senso fu riscoperta.
Il centro tra fede e arte
Una ricca combinazione di storia e di splendori fiamminghi distingue il centro storico, compatto e visitabile a piedi o in carrozza, o anche con un giro in barca attraverso i canali navigabili della città vecchia. Per tale motivo nel 2000 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Città d’arte per eccellenza, comprende due nuclei medievali: il Markt, con le splendide Case delle Corporazioni e i concerti provenienti dall’imponente carillon della Torre civica, Belfort, risalente al XIII secolo e il Burg, con l’antica piazza su cui affacciano alcuni dei più interessanti monumenti cittadini: la basilica del Preziosissimo Sangue, composta da due cappelle sovrapposte, quella di San Basilio, inferiore, in stile romanico e quella superiore, gotica, dei secoli XV-XVI.
Quest’ultima conserva la reliquia del Preziosissimo Sangue, un’ampolla contenuta in una cassa in oro e argento tempestata di pietre preziose. Ogni anno, nel giorno dell’Ascensione, l’ampolla è portata in processione. I figuranti in costume ripropongono episodi biblici e la Passione, mentre la città si veste a festa.
Nella chiesa sono conservati pregevoli dipinti della scuola di Van Dyck, sculture in legno, pezzi di oreficeria, un altare in marmo e un curioso pulpito a forma di globo terrestre.
Accanto, lo Stadhuis, del XIV secolo, che è il Municipio più antico del Paese e possiede pregevoli affreschi alle pareti oltre a un’incantevole sala gotica sormontata da un soffitto a cassettoni in legno intagliato e dorato; vengono poi il Palazzo di Giustizia abbellito da un camino in quercia e marmo, il Palazzo del Brusge Vrije e, infine, la Prepositura, della metà del Seicento.
Città di cultura
Uscendo dalla piazza e attraversando un canale si incontra il complesso ottocentesco della Pescheria che ancora oggi ospita il mercato ittico. Proseguendo lungo il canale si giunge al Groeninge Museum, che offre una collezione particolarmente ricca dei “fiamminghi primitivi”.
Nella stessa zona sono il Museo Brangwyn-Arentshuis e il Gruuthuse con collezioni di pizzi, monete, arazzi, strumenti musicali, armi, mobili e utensili da cucina, oltre al museo della porcellana e dei diamanti.
Poco più avanti è la Chiesa di Nostra Signora, in stile gotico, con un campanile in mattoni alto 122 metri, che conserva al suo interno autentici capolavori artistici tra cui, una scultura in marmo della Madonna col Bambino, opera giovanile di Michelangelo, realizzata in un momento particolare dell’attività dell’artista, il periodo di produzione dei famosi “tondi”.
Acquistata da facoltosi mercanti fiamminghi per 4000 fiorini, la scultura, spedita per mare a Bruges, per molto tempo rimase ignota ai fiorentini. Ora nel museo della casa Buonarroti in Firenze si può ammirarne una copia in bronzo, opera della fonderia Marinelli.
L’antico ospedale di San Giovanni con le opere di Hans Memling e la nota birreria “Staffe Hendrik”, di cui esistono tracce già nel 1546, conducono al Begijnhof, il Beghinaggio principesco Ten Wijngaarde. Lì vicino ci si può concedere una pausa romantica visitando il Minnewater, il lago dell’Amore, un tempo vivace porto fluviale.
Tornando verso il Burg si incontrano la cattedrale gotica del SS.mo Salvatore, ricca di arazzi, pitture, monumenti sepolcrali e impreziosita da un organo del Seicento e da imponenti scranni e l’ottagonale Torre comunale, alta 86 metri, simbolo della città.
Con una coraggiosa arrampicata sui 366 scalini che conducono in cima si conquista una visita spettacolare sulla città e, scegliendo con attenzione lo scandire dell’ora o della mezz’ora, si può godere il concerto del suo carillon, composto da ben 47 campane di bronzo. Splendide anche le quattro antiche porte cittadine.
Una suggestiva festa dei Canali si celebra ogni tre anni con i canali illuminati dalle luci di candele e comparse che riproducono in quadri viventi, scene della storia della città.
Della vecchia tradizione restano gli eleganti tessuti di lino detti “fiandra” e i tipici pizzi e merletti, per i quali Bruges è famosa in tutta Europa.
Oggi la cittadina aspira anche a un ruolo cosmopolita con numerose manifestazioni musicali e vocali, festival, fiere d’antiquariato, processioni storiche, gare di ogni genere. Nel 2002 è stata capitale europea della cultura.
Questo testo di Annamaria Scavo è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. È possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it