Breve guida alla Confessione. I Dieci Commandamenti e i cinque precetti.
Spiritualità07 Maggio 2022

Il primo comandamento, Non avrai altro Dio all’infuori di me, proibisce l’idolatria, la superstizione, il
sacrilegio,
l’eresia, l’invocazione del demonio, lo spiritismo, l’aggregarsi alle false religioni ed alle sette
anticristiane, e l’ignoranza delle verità della Fede.
Il secondo comandamento, Non nominare il nome di Dio invano, proibisce di nominare il nome di
Dio senza rispetto, di bestemmiare contro Dio, la Santissima Vergine, o i Santi, e di fare giuramenti
falsi, illeciti, o inutili.
Il terzo comandamento, Ricordati di santificare le feste, ci comanda di assistere devotamente al santo
Sacrificio della Messa la domenica e gli altri giorni di festa, e ci proibisce le opere servili in quei
giorni.
Il quarto comandamento, Onora il padre e la madre, comanda di rispettare i propri genitori e superiori
e di obbedire loro in tutto ciò che non è peccato; nonché di rispettare le leggi civili che non sono
contrarie alla legge di Dio.
Il quinto comandamento, Non ammazzare, proibisce di uccidere, picchiare, o ferire il prossimo, di
offenderlo con parole, di volergli male, e di imprecare. Proibisce altrettanto il suicidio e il procurare o
consigliare l’aborto.
Il sesto comandamento, Non commettere atti impuri, proibisce gli atti impuri da soli (la
masturbazione), o con altri fuori del matrimonio, soprattutto se le persone sono dello stesso sesso, o se
almeno una di esse è sposata ad un’altra (anche nel caso dei “divorziati risposati”). Proibisce
altrettanto gli atti impuri dentro il matrimonio che siano opposti ai suoi scopi (ad es. la contraccezione
o il coitus interruptus) come anche il guardare immagini indecenti e ogni parola contro la castità. La
preghiera, soprattutto alla Madonna, è necessaria per mantenere la castità.
Il settimo comandamento, Non rubare, proibisce di prendere, trattenere, o danneggiare le cose altrui,
di non pagare per malizia i giusti debiti o la dovuta mercede, e di non lavorare conforme al dovere. La
giustizia richiede che le cose in questione vengano restituite e il danno risarcito.
L’ottavo comandamento, Non dire falsa testimonianza, proibisce di attestare il falso nel giudizio,
diffamare, mormorare, calunniare, adulare, dare giudizi temerari, e mentire. La giustizia richiede che
il danno arrecato all’altrui fama venga riparato.
Il nono comandamento, Non desiderare la donna d’altri, proibisce di trattenersi deliberatamente su
pensieri impuri.
Il decimo comandamento, Non desiderare la roba di altri, proibisce il desiderio di privare altri delle
sue cose e di acquisire cose ingiustamente.
I Cinque Precetti della Chiesa sono:
1) Udire la santa Messa tutte le domeniche e feste comandate e non lavorare in quei giorni (le feste
comandate sono la Natività, l’Epifania, la Circoncisione / Maria Santissima Madre di Dio,
l’Immacolata Concezione, l’Assunzione, Tutti i Santi);
2) Astenersi dalla carne e digiunare nei giorni stabiliti dalla Chiesa (astenersi dalla carne in tutti e
singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con il 19 o il 25 marzo, e digiunare il
Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì santo);
3) Confessarsi almeno una volta all’anno;
4) Comunicarsi almeno alla Pasqua di Resurrezione;
5) Sovvenire alle necessità della Chiesa.