< Torna alla categoria

XX Domenica dopo Pentecoste

Omelie di un domenicano per l'anno liturgico23 Ottobre 2022
Testo dell'audio

Fratelli: Badate al modo di comportarvi, non da stolti, ma da sapienti, redimendo il tempo, poiché i giorni sono cattivi

Secondo alcuni commentatori della sacra liturgia, le settimane alla fine dell’anno liturgico simboleggiano il periodo finale della storia del mondo. San Paolo dice altrove, parlando della Legge di Mosè: Tutto ciò che invecchia e diventa obsoleto è prossimo a scomparire. E possiamo applicare queste parole al mondo. Il mondo invecchia e diventa obsoleto: si prepara a scomparire. Il mondo, come lo conosciamo, scomparirà nel grande giorno in cui il nostro Salvatore tornerà per giudicare i vivi e i morti.

Ma queste ultime settimane dell’anno liturgico possono anche simboleggiare la fine della nostra vita. Possono perciò ricordarci la brevità di questa vita. È forse per questo che ascoltiamo oggi quelle parole di san Paolo, che scrive agli Efesini: Fratelli: Badate al modo di comportarvi, redimendo il tempo. Cosa significa “redimere il tempo”? Redimere significa ricomprare. Dunque, dobbiamo ricomprare il nostro tempo? Lo possiede qualcun altro?

Immaginate di vedere qualcuno che possiede una grande cassa di monete d’oro, che sono sue e può usare come desidera. E poi immaginate di vederlo tirare fuori le monete dalla cassa, una dopo l’altra, e mentre le tira fuori, le getta nelle sabbie mobili o da una scogliera in mare o da qualche altra parte dove non può più ritrovarle. Saremmo molto sorpresi di vedere qualcuno agire in modo così irrazionale. Penseremmo che una persona del genere debba essere matta, per sperperare tutte quelle monete preziose, una dopo l’altra.

Ma non è questo, in effetti, ciò che fanno molte persone? Perché, se quella cassa rappresenta una vita umana e le monete rappresentano tutti i giorni di quella vita, non è forse vero che molte persone – potrei forse dire la maggior parte – trascorrono i loro giorni, uno dopo l’altro, come buttandoli via, senza usarne alcuno per comprare una ricompensa che durerà? Un giorno segue l’altro, ognuno di essi è un misto di gioia e dolore, finché alla fine, e prima di quanto si pensi, la cassa è vuota.

Per questo san Paolo ci invita a riscattare il tempo: vuol dire, svegliatevi e capite a cosa servono i vostri giorni. Forse il più grande privilegio che abbiamo sulla terra è che possiamo, con ciascuna delle nostre azioni libere, meritare una ricompensa da Dio. Se siamo in stato di grazia, allora ogni atto che compiamo per amore di Dio meriterà un aumento di grazia, e quindi anche un aumento di gloria in Cielo. Ma notate che questo privilegio, di poter meritare, è qualcosa che ci appartiene solo mentre siamo ancora in questa vita. Le anime sante del Purgatorio non possono farlo. Non possono più meritare. Sono nello stato a cui si riferisce Cristo nel Vangelo, quando dice: Viene la notte, quando nessun uomo può lavorare. Le anime sante vengono purificate da Dio, vengono preparate per il Paradiso, ma non meritano nulla con la loro purificazione. Il grado di gloria che godranno in Cielo è già fissato; è stato fissato, al momento della loro morte, dalla quantità di amore che avevano per Dio nell’ora in cui uscivano da questo mondo.

Questo è ciò che dà al tempo il suo più grande valore. E questo spiega perché sant’Alfonso dei Liguori, il fondatore dell’ordine dei Redentoristi, fece voto perpetuo di non perdere mai tempo. Capì che il tempo è il bene più prezioso dell’uomo: il tempo ci è dato da Dio per acquistare Dio.

Ora, non dico che tutti dobbiamo imitare sant’Alfonso alla lettera. Un voto è sempre una cosa seria, e un voto come quello che fece lui, di non perdere mai un minuto di tempo, probabilmente non deve essere fatto se non da qualcuno che è già piuttosto avanzato nella vita cristiana, e dopo aver chiesto consiglio a un padre spirituale. Eppure, anche senza imitarlo alla lettera, possiamo imparare dal suo esempio. Una cosa che possiamo fare per riscattare il nostro tempo, cioè per riacquistarlo – per così dire – dalla nostra negligenza, è darci una regola di vita. Che cosa significa?

Per regola di vita intendo dire un piano generale di ciò che intendiamo fare, per la nostra vita spirituale, in un giorno, una settimana e un mese, e non allontanarci da quel piano se non per qualche buona ragione. Potete trovare una regola di vita molto utile, ad esempio, nell’opera di san Francesco di Sales Introduzione alla vita devota. A parte alcuni consigli che forse vi aspettereste, come alzarsi a un’ora fissa ogni mattina, recitare il rosario ogni giorno, fare l’esame di coscienza alla fine di ogni giornata, ci sono altri consigli che sono più insoliti. Scrive: “Scegli un giorno al mese per prepararti alla morte, e in quel giorno adempi ogni dovere fedelmente come se fosse l’ultimo giorno della tua vita. […] Rifletti su ciò che potrebbe turbarti in quell’ora, e pratica gli atti compiuti dai moribondi, accettando il tempo, il luogo e il tipo di morte che Dio desidera per te”.

Naturalmente, seguire una regola di vita non significa che non dobbiamo fare altro che pregare e lavorare. Anche gli Ordini religiosi più severi avevano momenti di ricreazione. Ma la sapienza di avere una tale regola deriva da questo fatto, che la nostra natura umana è sempre piuttosto incline alla rilassatezza e all’accidia, oltre che alla curiosità. Oggi abbiamo modi di distrarci e usare del nostro tempo prezioso che san Francesco di Sales non avrebbe potuto sognare. Eppure, come una volta ho sentito dire, nessuno sul letto di morte penserà: “Vorrei aver trascorso più tempo su Internet”.

Perciò, noi non dobbiamo essere come quelle persone nel Vangelo di oggi di cui Gesù dice: Se non vedete segni e prodigi, non credete. No, noi crediamo già – senza chiedere di vedere segni – che la nostra vita quaggiù è una preparazione per il Cielo, che siamo invitati a crescere ogni giorno nell’unione con la Santissima Trinità, e che lo faremo se useremo saggiamente di quelle ventiquattro ore che il nostro Padre celeste ci elargisce ogni giorno. Come Nostro Signore disse ai Giudei poco prima della Sua Passione: Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce.

Da Facebook