Willkommen in Trient!

Il Trentino si articola, nella sua struttura geomorfologica così come nella sua ricchezza di culture, in tante valli, che ne frammentano il territorio, dando vita ad una coesa mescolanza di centri e paesaggi.
Il Lago di Garda
Il lembo più a settentrione delle sponde del lago di Garda bagna la città di Riva, accesso sull’acqua alla regione, e riflette nello specchio azzurro le sue bellezze artistiche e paesaggistiche: il percorso naturalistico della Ponale, il monte Brione, piazza Catena, che rammenta una piccola Venezia, sono tappe obbligate per godere appieno del soggiorno in questa amena località.
La secentesca chiesa dell’Inviolata è una meta imprescindibile nella visita a Riva: curata dai padri gerolimini, fu eretta per conservare un affresco del pittore salodiano Bartolomeo Mangiavino raffigurante la Madonna col Bambino ed i santi Rocco e Sebastiano, ritenuta miracolosa e oggetto di fervida devozione popolare; la chiesa, dedicata alla Virgo post partum inviolata rappresentava la vittoria, all’indomani del Concilio tridentino, della Fede sull’eresia luterana.
Val Lagarina
Entriamo nell’adiacente Val Lagarina, valle glaciale percorsa dall’Adige, dove incontriamo la splendida Rovereto, città delle querce, come il nome e lo stemma ricordano. Fiorente centro di produzione della seta, patria di illustri studiosi e letterati quali l’abate Tartarotti, il beato Antonio Rosmini, il poeta Clemente Rebora, offre ai visitatori un patrimonio eccezionale in cui immergersi: la chiesa neoclassica del Suffragio, Palazzo Annona, sede dell’Accademia degli Agiati, il Teatro Zandonai, il più antico e famoso della regione.
Sul Colle di Miravalle si osserva da lontano la Campana dei Caduti, voluta da un sacerdote, don Antonio Rossaro, per ricordare tutte le vittime della Grande Guerra, combattuta proprio fra questi monti, sacrario di infinite vite umane coperte dal manto della neve.
Valsugana
Sorpassando il borgo di Calliano, in Valsugana, si combatté nel 1478 il decisivo scontro tra il Principato di Trento e la Repubblica di Venezia, che aveva attaccato la valle a oriente, scontro risoltosi con la ritirata dalle truppe della Serenissima comandate da Roberto Sanseverino. Borgo Valsugana, unico paese sviluppatosi su entrambe le sponde della Brenta, merita una sosta per visitare Castel Telvana e la chiesa della Natività, consacrata a Maria e progettata da Bernardo Pasquali, chiesa che ospita una pregevole statua veneta quattrocentesca della Madonna con
Bambino e dipinti di Cesare Vecellio, Karl Loth e della scuola di Guido Reni.
Val di Fassa
Costeggiando il lago di Caldonazzo, l’itinerario conduce in Val di Fassa, incorniciata dai Monti Pallidi delle Dolomiti: si fa tappa a Canazei, famosa località legata alla cultura ladina, ancora viva e vissuta dagli abitanti, congiunta ad una tradizione popolare attenta a preservare le storie, i costumi, la lingua degli antichi antenati.
Val di Fiemme
La Val di Fiemme, costituitasi nel XII secolo come Magnifica Comunità, è una zona che comprende più località: pur essendo sottoposta al governo del principe-vescovo, godeva di discreta autonomia in materia legislativa e di sostanziali privilegi.
Cavalese, centro maggiore e antico luogo di villeggiatura dei nobili trentini, dispiega un ricco patrimonio testimone dell’importante passato: la chiesa francescana di San Vigilio, finanziata nientemeno che dall’imperatore Leopoldo I, fu consacrata nel 1698 ed accoglie tre altari lignei secenteschi, dei quali il maggiore coronato da una pala del celebre pittore locale Giuseppe Alberti, le cui opere adornano tutte le pievi cittadine.
Contrapposti sorgono nel centro il Palazzo della Comunità, anticamente sede del vicario episcopale e residenza estiva del principe, decorato con magnifici busti, stemmi ed affreschi, e la Torre Civica, simbolo del potere civile.
Val di Non
Almeno una volta, non fosse per il nome singolare che deriva dal toponimo celtico Anaunia, tutti abbiamo sentito nominare la Val di Non, punto di partenza ideale per un’escursione sulla Mendola, sull’Ortles e verso l’Alto Adige. Rinomata per le mele, i laghi e la natura incontaminata, meritano di esser ammirati Castel Valer ed il lago di Tovel, che una volta all’anno, a causa della fioritura di un’alga, si colorava di rosso vivo ed il Santuario del patrono San Romedio, che l’agiografia ricorda aver ammansito un orso che lo condusse in sella fino a Trento.
Val Rendena
In Val Rendena si trova la notissima Madonna di Campiglio, località nata intorno ad un monastero fondato dopo l’anno Mille da fra’ Raimondo come luogo di preghiera e penitenza ed ostello per i viandanti. Il paese è rinomato come meta di villeggiatura sin dalla fine dell’Ottocento, quando veniva frequentato dall’aristocrazia e dalla famiglia imperiale: nonostante questo, non rinuncia al suo nome, che porta con sé un carico di storia, memorie e saperi, quelli della Tradizione.