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Uno scherzo della provvidenza

Storia07 Luglio 2018
Testo dell'audio

Per capire le scelte di san Giovanni Bosco, occorre tralasciare il luogo comune del «santo sociale».

Don Giovanni Bosco, abilissimo nel fronteggiare i nemici della Chiesa, fu essenzialmente un “sognatore”, così unito al Cielo da essere un mistico; la sua peculiarità sta proprio nell’aver legato misticismo ad operatività instancabile, incessante, vastissima; ma quest’ultima fu il risultato di un intimo idillio – perch é tale fu – fra l’anima del sacerdote e le realtà soprannaturali.

 

I “sogni”

L’incontro con il trascendente nella vita di don Bosco fu un dato pressoché ordinario. Ancora bambino, mentre aiutava la famiglia nei lavori in campagna, lo trovavano sovente come assorto, con gli occhi rivolti al cielo.

A 9 anni gli venne rivelata la missione che avrebbe dovuto compiere: è il celebre sogno delle belve feroci e dei lupi, che si trasformarono in mansueti agnelli alla presenza di Gesù e di Maria Santissima, che proprio a lui si rivolsero, indicandogli la sua missione e il suo futuro.

Le visioni si susseguiranno nel tempo e il suo dialogo con Cristo e Maria Auxilium Christianorum non si arresterà mai.

Tuttavia il misticismo di don Bosco non si risolve soltanto nei «sogni». Così lui li chiamava in umiltà, quando li raccontava ai suoi ragazzi, in realtà erano vere e proprie visioni, come affermerà il suo primo biografo, don Giovanni Battista Lemoyne.

La biografia su San Giovanni Bosco riporta moltissimi altri eventi legati esclusivamente ad esperienze e doni carismatici: le medicine a base di pastiglie di pane e Salve Regina che procurano molteplici, miracolose e inspiegabili guarigioni; gli interventi del cane Grigio, il quale compare e scompare senza che nessuno sappia di dove venga e dove se ne vada, ma determinante per salvare la vita di don Bosco dagli agguati mortali; la bilocazione; la non necessità di mangiare (spesso se ne dimentica), perché il suo nutrimento essenziale è l’Eucaristia; sovente non dorme, non solo perché troppo impegnato a scrivere lettere su lettere (immenso il suo carteggio con le autorità sia religiose che civili), articoli, saggi didattici, apologetici, ecclesiastici, pedagogici, ma anche perché disturbato e vessato dal demonio; i miracoli eucaristici (sotto gli occhi sbigottiti dei testimoni, don Bosco moltiplicava le ostie); moltiplicazione delle castagne o di altro; la resurrezione di un giovane, il quale non era riuscito a confessarsi da don Bosco come da suo desiderio. Brevi esempi di un succedersi di fatti ed eventi, dove l’intervento divino diveniva una logica conseguenza dei pensieri e delle preghiere del santo sacerdote piemontese.

 

Il Regno di Cristo in terra

Mai demoralizzato, pur nelle difficoltà più aspre e tragiche, questo uomo di Dio, figlio di contadini, avvezzo alle durezze della vita di fronte alle quali non si è mai piegato, ha saputo affrontare con coraggio e determinazione ogni ostacolo ed ogni nemico.

Con la forza della fede, la saggezza della speranza, l’amore per la carità operosa, si è consumato per la passione delle anime, lasciando perdere tutto il resto. Fedele al suo programma «Da mihi animas, caetera tolle», «[Signore,] datemi anime, prendetevi tutte le altre cose».

Tuttavia la Provvidenza e l’intervento di Maria Ausiliatrice furono con don Bosco copiosamente generosi, anche in visibili e concretissimi riscontri.

Il fondatore dei Salesiani si definiva «uno scherzo della Provvidenza»: in effetti tutto quello che ha realizzato non sarebbe stato umanamente spiegabile, se non con un intervento diretto della Provvidenza. Molteplici sono gli avvenimenti straordinari e inspiegabili, che hanno visto protagonista il sacerdote della gioventù.

I miracoli per don Bosco erano ordinaria amministrazione, perché egli abitava già, in parte, nella Gerusalemme celeste e fece di tutto per rendere possibile il Regno di Cristo in terra, cambiando il mondo ovunque egli sia stato o dove siano andati i suoi Salesiani.

 

Questo testo di Cristina Siccardi è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. E’ possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it

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