Una città contesa

Tutto ha inizio ai tempi di Augusto, allorché l’Impero, per consolidare il suo dominio sulle rive del Reno, fondò fortezze ed attività commerciali alle porte della Germania. Attorno al 15 a.C., le legioni notarono una fascia di terra chiusa tra i due rami dell’Ill, posizione strategica interessante, poiché facile da difendere e adatta ad installarvi un campo, ben presto trasformato in guarnigione fissa, poi in borgo; il luogo prese il nome di Argentoratum.
La roccaforte sull’Ill resterà fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente come terrapieno a difesa dai Barbari, ruolo che s’accrebbe al crescere delle pressioni esercitate ai confini dalle tribù dell’est. Nel 451 scomparve, messa a ferro e fuoco e rasa al suolo dalle orde unniche di Attila. Si dovette attendere quasi un secolo, col Battesimo di Clodoveo a Reims, perché una città risorgesse sulle rovine di Argentoratum e ricevesse il nuovo nome, germanico, poi francesizzato Strasbourg. In questo VI secolo, i destini della città e della regione si alternarono.
Da una prima unione pagana con una principessa franca di Colonia, Clodoveo, prima del suo matrimonio cattolico con Clotilde, ebbe un figlio, Thierry. Alla morte del padre, Thierry ereditò una parte della Gallia, essenzialmente i territori posti ad Est del Paese, per dare continuità all’eredità materna, estesa sull’altra riva del Reno fino a Colonia e ben oltre. Queste regno franco prese il nome di Austrasia.
Ora, anche se la cattiva abitudine merovingia di suddividere i reami tra tutti i figli a ciascuna successione comportasse una perpetua instabilità e continui rimaneggiamenti delle frontiere, Austrasia riuscì a conservare una propria integrità territoriale ed i suoi re, sebbene della dinastia franca, sempre in conflitto con fratelli e cugini, suscitarono e mantennero una rivalità segnata dall’odio contro i regni nemici. Due nuove entità, che diverranno la Francia e la Germania, iniziarono a costituirsi. A cavallo tra le due rive del Reno, l’Austrasia tese sempre più ad appoggiarsi sul mondo germanico, rientrando nella sua orbita i territori siti sulla riva destra del fiume.
Questa situazione perdurò, anche se la riunificazione dei diversi territori ad opera di Carlo Magno nel tentativo di far rinascere l’impero, parve, in un primo tempo, tratteggiare un altro avvenire. Il re Carlo il Calvo, che regnava sulla Francia occidentale, e suo fratello Luigi il Germanico, che, come indica il soprannome, ereditò le terre orientali, s’allearono contro l’altro loro fratello Lotario, i cui possedimenti parvero ai due un’aberrazione da far sparire al più presto possibile.
Questo testo di Anne Bernet è tratto dalla rivista Radici Cristiane. Visita il sito radicicristiane.it