Un Sacrificio di Lode e di Adorazione (Parte III)

Ma non solo Cristo rende sull’altare infinito omaggio e adorazione alla Maestà Divina, bensì attraverso e con il Suo Sacrificio, la Chiesa e noi tutti siamo in grado di onorare e adorare perfettamente l’Altissimo in spirito e verità (Gv 4, 24). Il Sacrificio Eucaristico è di proprietà della Chiesa; lo offre attraverso il sacerdote, per rendere il dovuto culto a Dio in nome di tutti. Cristo si è posto come vittima anche nelle nostre mani, affinché noi possiamo offrire a Dio un dono capace di renderGli infinito onore e soddisfazione. Mentre offriamo la Vittima Divina nella Messa, rendiamo a Dio indicibile omaggio e adorazione, pienamente proporzionato alla sua divinità e potestà. – Quanto sono estremamente gioiose e felici le anime che amano Dio al pensiero di poter, con il Sacrificio della Messa, onorare degnamente, lodare e adorare il Signore del cielo e della terra! Perché “lodare Dio è l’unica occupazione degli angeli e dei santi in cielo, ed amare le anime qui sulla terra; per loro è la più piacevole e deliziosa occupazione”.
Il desiderio di lodare Dio è stato pienamente espresso dal beato Enrico Suso: “Oh, guai a me! Chi concederà al mio cuore straripante che prima della mia morte si compia il suo desiderio di lodarTi! Chi mi otterrà, perché nei miei giorni io lodi degnamente questo Signore amorevole, al quale l’anima mia anela! Ah, mio amato Signore, anche se non sono degno di lodarTi, tuttavia la mia anima desidera che il cielo Ti lodi con la sua incantevole bellezza, con lo splendore del suo sole e la luminosità delle innumerevoli stelle nel suo alto, trasparente firmamento. Desidero che i bei prati Ti lodino, quando sotto i cieli d’estate si vestono di bellezza floreale e con il più grande e bel fascino della Natura. Ah! E che Ti lodino tutti i dolci pensieri e i desideri ardenti che un cuore puro e amorevole ha sempre espresso nei Tuoi riguardi, o Signore, quando è assorbito dalla gioia e dalla felicità del Tuo Spirito illuminante!“.
La nostra occupazione più dolce e più felice dovrebbe essere quella di magnificare Dio ogni giorno e di lodare il Suo nome per sempre, sì, nei secoli dei secoli (Sal. 144, 2). Come ci esorta il Salmista, adoreremo il Signore, porteremo lode e onore al Signore, a lode del Suo nome (Sal. 28) – e questo continueremo a fare tutti i giorni della nostra vita, in ore di sole e di tristezza.