Un Sacrificio di Lode e di Adorazione (Parte I)

Dio ha fatto ogni cosa per Se stesso (Prov. 16, 4) e creato tutte le cose (Is. 43, 7); quindi il fine di tutte le creature è glorificare il loro Creatore, perciò l’intera creazione dovrebbe formare un unico coro di lode gioiosa e di esaltante adorazione di Dio. Tutto ciò che è in cielo, sulla terra e sotto terra dovrebbe piegare il ginocchio davanti al Signore di tutte le cose e lodarLo secondo la moltitudine della Sua grandezza (Sal. 150, 2).
Ma come è possibile? Senza misura e senza fine è la Sua Maestà e l’essere degno di lode! “Grande è il Signore, e degno di lode eccelsa, e la Sua grandezza non ha fine” (Sal. 144, 3). Innumerevoli sono le prove della Sua potenza, della Sua saggezza e del Suo amore, manifestate nel regno della natura, della grazia e della gloria. Perciò “glorificate il Signore quanto mai potete, perché Egli sopravanzerà ancora, e meravigliosa è la Sua magnificenza. Benedite il Signore, esaltatelo il più possibile, perché Egli è al di sopra di ogni lode!” (Sir. 43, 32-33).
Le opere del Signore Lo lodano, e i Suoi santi Lo magnificano (Sal. 144, 10): tuttavia, come potrebbe l’adorazione delle creature finite essere pienamente degna del Suo nome infinito? Oceani tempestosi e montagne torreggianti, ruscelli mormoranti e valli silenziose, foreste oscure e pianure sorridenti, campi di mais ondeggianti e prati in fiore, uccelli che cantano e leoni ruggenti – tutti si uniscono in pieno accordo, nella meravigliosa armonia che risuona da un confine all’altro della creazione in onore del Creatore.
Se ascendiamo dalla terra, i cieli mostrano la gloria di Dio (Sal. 18, 2): le tonalità cerulee e i raggi luminosi del firmamento, le nuvole che volano e il maestoso tuono che romba, il rossore del mattino e il bagliore del tramonto, il fulmine vivido e il misterioso, tranquillo riflesso del mondo notturno delle stelle annunciano quanto grande, quanto indicibilmente grande, quanto eccelso e degno di ogni adorazione è Dio nostro Signore. E al di là delle stelle, “la dimora dei beati risuona con cantici di lode al Dio uno e trino in un giubilo incessante”.
I santi del cielo tremanti di gioioso timore sono prostrati in adorazione davanti al trono dell’Eterno Padre, offrendo a Lui gloria e onore per tutta l’eternità (Ap 4, 9-11). E gli Angeli, quegli spiriti indescrivibilmente belli ed eccelsi, quelle stelle mattutine e primizie della creazione, quei principi del cielo, il cui splendore oscura e offusca ogni splendore terreno come il sole eclissa le stelle, – con le loro ali, coprono il loro volto davanti alla maestà di Dio e, tremando di profondo amore e riverenza, cantano il loro inno senza fine: “Santo, santo, santo!“. E infine, la Vergine Madre di Dio, la gloriosa Regina degli Angeli e dei Santi, – è rivestita dalla pienezza di grazia e dagli ornamenti di ogni virtù, vestita della gloria e dello splendore dei doni celesti, coronata da luce e luminosità abbaglianti.
Dal cuore puro di questa Regina del Cielo uscì ed eternamente uscirà il canto gioioso ed estatico del Magnificat in omaggio alla potenza, alla santità e alla misericordia di Dio; tutto il suo essere e tutta la sua vita non erano e non sono altro che un’adorazione e una glorificazione umili e reverenziali di Dio. Tuttavia, per quanto grande e glorioso sia il cantico eterno di lode e di adorazione, nel quale tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscono, che cosa è in confronto alla maestà, alla gloria e alla grandezza di Colui che solo è grande, che è infinitamente grande? – “Signore“, – pregava così il beato Enrico Suso – “se i Cherubini e i Serafini e l’immenso numero di spiriti eccelsi Ti lodano al meglio delle loro capacità, cosa potrebbero fare di più per esaltare il Tuo inesprimibile, incommensurabile merito, quanto non faccia la creatura più insignificante? Colui che spera degnamente di lodarTi, agisce come colui che corre dietro al vento e afferra l’ombra“.
Ma non saremo noi in grado di rendere onore e gloria all’Altissimo? Oh! Ringraziamo il Signore: nel Sacrificio della Messa Egli ci ha dato un mezzo infinitamente perfetto per lodarLo e glorificarLo secondo la Sua dignità. Sì, una sola santa Messa procura a Dio più onore e lode di quanto tutta l’adorazione di tutti i cittadini del cielo e della terra possa offrirGli per l’eternità.