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Sedevacantismo: se la vacanza della Sede di Roma a causa dell’eresia comporta la defezione della Chiesa

Catechesi30 Novembre 2018
Testo dell'audio

E’ dottrina costante della Fede che la Chiesa è indifettibile, cioè rimarrà in esistenza fino alla fine del mondo: Portae Inferi non praevalebunt.

Ma se un papa perde il suo pontificato, non in modo transeunte che va dalla morte (o dalle dimissioni) di un papa all’elezione di un altro, la Chiesa rimarrebbe senza capo visibile e cesserebbe di esistere.

E’ dottrina costante della Fede ugualmente che Cristo ha fondato la Sua Chiesa su una catena ininterrotta di papi e vescovi, che inizia da San Pietro e continuerà fino alla fine dei tempi (cfr. la quarta nota della Chiesa, ossia l’Apostolicità). Ma se un papa perde il suo pontificato, ci mancherebbe un anello in questa catena, che sarà dunque interrotta.

La conseguenza ne sarebbe che la Chiesa, anche alla luce di questa dottrina, non esisterebbe più. La dottrina dell’Apostolicità ha una forza particolare contro la tesi dei sedevacantisti, poiché se hanno ragione loro che la Sede romana sia vacante da alcuni anni, ed anzi, secondo parecchi loro, già dalla morte di papa Giovanni XXIII, ci saranno pochi cardinali o vescovi validi in vita e dunque l’apostolicità della Chiesa mancherebbe anche largamente dentro la gerarchia.

Un determinato gruppo di sedevacantisti suole rispondere con la ‘Tesi di Cassiciacum’, cioè che un papa possa essere papa in due sensi diversi: I) in atto e formalmente (il senso pieno); o II) in potenza e materialmente (il senso parziale). Papa Pio XII lo sarebbe stato nel primo senso ad esempio, e papa Francesco lo sarebbe nel secondo senso.

Essere papa nel secondo senso significa esserlo per alcuni effetti pratici; e per altri effetti pratici, invece, no: significa essere papa come capo visibile della Chiesa ed anello nella catena apostolica per esempio, ma non come posseditore del potere di giurisdizione pieno e supremo su tutta la Chiesa in materia di disciplina e governo.

Questa risposta, però, non è sostenibile, poiché per essere capo visibile della Chiesa, si deve esserlo in senso vero e proprio, che comprende il potere di giurisdizione pieno e supremo su tutta la Chiesa in tutti i modi, assieme a tutte le altre proprietà del Sommo pontefice. Altrimente si è solo capo apparente della Chiesa e non il capo visibile della Chiesa.

Similmente per essere anello nella catena apostolica si deve esserlo in senso vero e proprio: non basta esserlo solo in modo materiale come lo sono i vescovi ortodossi, che non lo sono nel senso richiesto per la successione apostolica, vale a dire nel senso legittimo.

Inoltre rispetto all’anello nella catena apostolica, si può dire con il giornale antimodernista Sì sì no no (15 novembre 2013, cfr. anche 30 settembre 2012) che quando un papa materiale muore senza esser ‘passato in atto’, lui è figuratamente come un ferro dissolto: l’anello non era mai esistito e non può più esistere neanche.

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