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Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte 10

Liturgia23 Febbraio 2023
Testo dell'audio

Questo eroismo, questa pienezza di un amore che rinuncia al mondo e si sacrifica, si trova
solo in seno alla Chiesa Cattolica, poiché è solo dentro di essa che scorrono queste fontane
del Salvatore, da dove scaturisce quell’energia di vita e di amore nei deboli cuori umani, per
rafforzarli e animarli ad una vita di sacrificio superumano. Le molteplici società e istituzioni di
carità cristiana e di opere buone, che lo spirito di sacrificio ha sempre fondato nella Chiesa,
sono frutti preziosi dell’Albero eucaristico della vita.
Ovunque l’altare sacrificale è stato distrutto o abbattuto, tali istituzioni non si sono più viste,
o almeno non prosperano, ma vivono solo un’esistenza stentata e miserabile. Poiché solo
dove tali opere e servizi di benevolenza sono intraprese per amore di Dio e permeate dal
dolce spirito del sacrificio, esse porteranno l’impronta di un motivo superiore, riceveranno la
benedizione del Cielo, e attrarranno e conquisteranno i cuori degli uomini.
Al contrario, dove la società, indipendentemente dalla religione, promuove opere simili
“senza Dio e senza Cristo”, esse degenerano in istituzioni secolari o sociali, e sono
considerate semplicemente come mezzi per ottenere sussistenza, emolumenti, ricchezza,
ricompense o vantaggi temporali. Ovunque la fede religiosa, la speranza cristiana e uno
spirito santo di sacrificio di sé non esistono più in una comunità per infiammare e allargare il
cuore, lì pone base un agghiacciante egoismo che diffonde la sua rovina funesta in tutti i
ranghi e condizioni di vita.

b) Anche se la Chiesa Cattolica con tali grandi creazioni di amore per l’umanità, con
tali gloriose prove e risultati della sua carità cristiana, che riempiono di stupore ogni
osservatore senza pregiudizi, elargisce benedizioni al mondo, ancora deve sopportare nel
mondo e dal mondo disprezzo e afflizione, prigionia e catene, contumelie e morte (Eb 11),
per percorrere il sentiero spinoso della sofferenza e bere il calice amaro della sofferenza e del
sacrificio.
Nel momento stesso in cui diventa per il mondo un olocausto d’amore, lo stesso mondo la
rende vittima della sua persecuzione, – anche in questo senso segue, passo dopo passo, le
impronte macchiate di sangue del suo Divino Sposo. Uomini privi di ogni gratitudine e

sentimento hanno trafitto le mani, i piedi e il Cuore di Gesù: quelle mani che grondavano di
nient’altro che grazie e misericordia; quei piedi che erano stanchi e doloranti nella ricerca
della pecora perduta; quel Cuore che si infiammava interamente di carità celeste, ardeva di
amore e si consumava in sacrificio per i peccatori.

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