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RU486: una conquista da difendere?

Diario di bioetica19 Febbraio 2021
Testo dell'audio

Recentemente, l’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) ha lanciato una campagna di promozione dell’aborto chimico in cui si presenta la RU486 come la migliore “soluzione” prevista dalla scienza per interrompere la gravidanza e come “conquista” in termini di autodeterminazione della donna.

La procedura abortiva farmacologica non è né semplice né indolore come ci viene presentata. Eppure la RU486 – definita da Jerome Lejeune “pesticida umano” – viene “indorata” dalla parte laicista e presentata alle donne come “segno di maggiore libertà” e addirittura come “passo avanti verso la civiltà”, inducendole a pensare che sia innocua.

In questa puntata, sarà spiegato il meccanismo d’azione della RU486, gli effetti fisici e psicologici sulla donna e la conseguente banalizzazione dell’aborto.

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