Redazione e Mariologia nelle armonie di sant’Alfonso

Leggendo la meravigliosa vita di S. Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), leggendo i suoi scritti, le sue poesie e le sue ispiratissime canzoncine, pubblicate soltanto nel 1932 da Antonio di Coste, precisamente come contributo al II centenario della Congregazione dei Redentoristi dallo stesso S. Alfonso fondata, mi è venuta l’idea di ritoccare il famoso detto spagnolo: del musicista, del poeta e del santo, sant’Alfonso ne aveva tanto.
Se si eccettua il suo Duetto tra Anima e Gesù Cristo con violino del Rev.mo Padre D. Alfonso de’ Liguori, Rettore Maggiore del SS.mo Redentore A.D.1760, unica sua composizione che si conservi, precisamente al British Museum, sobria ma intensa, degna dei suoi contemporanei come Scarlatti, Pergolesi, Leo, Cimarosa, ecc., la produzione musicale alfonsiana per eccellenza sono le sue melodie popolari, giunte a noi purtroppo non in manoscritto o in edizione originale, bensì attraverso rifacimenti, d’altronde abbastanza fedeli e accettabili, o attraverso una stupenda ed ininterrotta tradizione orale.
Queste melodie, composte su testo originale dello stesso sant’Alfonso, non appartengono al genere liturgico, benché tutte siano a soggetto sacro, ma riassumono in modo mirabile gli affetti dell’anima in contemplazione dei più alti misteri della Redenzione, espressi in maniera semplice, popolare, senza grandi pretese, non privi d’ intenzione didattica e catechetica, musicalmente.
La chiave di tale riuscita va cercata non solo nella sua squisita preparazione musicale, letteraria, intellettuale (era anche avvocato), filosofica e teologica, ma soprattutto in quel sapersi sdoppiare e passare – lui, 1’ autore – dalla parte del1’asco1tatore, particolarmente se semplice e ignorantello; e così i grandi temi di Dio, della Redenzione, della mariologia, della vita spirituale e della vita morale venivano proposti al popolo in maniera immediata e convincente: la verità del messaggio era accompagnata da una veste attraente, affascinante ed a volte appassionante.
Questo testo di mons. Pablo Colino è tratto dalla rivista Radici Cristiane. Visita il sito radicicristiane.it