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Per il Mistero

Liturgia13 Agosto 2020
Testo dell'audio

La prima e principale ragione sta nel “Mistero” celebrato. Si prega il Credo, infatti, in quei giorni e in quelle feste il cui fondamento storico o dogmatico è contenuto nel Simbolo; un mistero cioè che è esplicitamente menzionato o almeno sia conosciuto intrinsecamente. Poiché la celebrazione liturgica di tali feste è dedicata alla memoria e alla glorificazione di un particolare mistero della fede, è doveroso proclamare questo mistero anche col cantare o pregare il Credo. A questo riguardo si possono enumerare:

Tutte le domeniche. – La domenica è santificata tramite i numerosi misteri che il Simbolo enuncia ed è consacrata alla memoria dei medesimi. La festa domenicale è prescritta soprattutto per venerare Dio Uno e Trino. Questa venerazione è resa alla Santissima Trinità non solamente a causa della Sua infinita maestà e gloria, ma anche per i Suoi prodigi, la Sua potenza e amore per la salvezza dell’umanità. Alcuni di tali prodigi avvennero proprio nel primo giorno della settimana, che corrisponde alla nostra domenica: l’inizio della Creazione al principio dei tempi, e il suo compimento con la Nuova Creazione del Mondo decaduto, tramite la resurrezione di Cristo e l’invio dello Spirito Santo nella pienezza dei tempi. Il Giorno del Signore, però, ammonisce a non professare la fede solamente col cuore e la bocca, ma anche a tendere a Dio come nostro fine ultimo e massimo bene, con una speranza viva ed un amore filiale: ciò significa affrettarsi ad entrare in quella pace (Ebr. 4,11) che non ha fine: questo è il senso della frase “credere in Dio” (credere in Deum).

La festa della Santissima Trinità e di Pentecoste, così come tutte le feste di Gesù Cristo e della sua benedetta madre Maria. – Nel Credo proclamiamo i nomi e la gloria delle tre Persone Divine che in esso vengono esplicitamente nominate e riconosciute. Tramite i Suoi misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi, celebrati nel corso dell’anno liturgico e nominati nel Simbolo, Gesù Cristo è divenuto “l’Autore e il Perfezionatore” come anche il soggetto principale “della nostra fede” (Ebr. 12,2). In questi misteriosi gaudii, dolori e glorie sta Maria, la Vergine Madre di Dio, inseparabilmente unita e associata al suo Figlio; perciò certi giorni particolari sono dedicati sia a Maria che a Gesù. Ecco perché la santa Vergine è venerata dalla Chiesa anche come Regina e maestra degli Apostoli poiché, da sola, “ha annientato tutte le eresie”.

La festa dei Santi Angeli. – L’uso del Credo nella Messa degli Angeli è giustificata dalla menzione “del mondo invisibile” (invisibilium), in cui s’intendono gli angeli. Esso è pertinente anche in riferimento alla loro missione: gli angeli sono infatti “tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza” (Ebr. 1,14). Come inviati di Dio, essi sono infatti attivi nel compimento dell’opera redentrice a cui essi hanno parte attiva. Essi comunicano spesso agli uomini la volontà e le rivelazioni di Dio. Un angelo porta a Maria la gioiosa novella che lei sarebbe divenuta la madre del Salvatore. Angeli si alzano e scendono sul Salvatore; essi appaiono alla Sua nascita, alla Sua resurrezione e ascesa in Cielo: e lo accompagneranno alla Sua venuta per il Giudizio finale. Essi operano instancabilmente per la diffusione e per il progresso del Regno di Dio sulla Terra; essi sono le guardie divine della Chiesa in tutte le sue sofferenze e battaglie contro le porte dell’Inferno e l’odio del Mondo.

La festa di tutti i Santi. – In questo giorno il Credo è motivato dall’articolo di fede “la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica”, i cui membri trionfanti e gloriosi sono i beati del Cielo. Tra i santi festeggiati, inoltre, ci sono ancora molti che, per altri motivi legati alla loro vita, sono in stretto rapporto coi contenuti del Simbolo.

La festa dell’anniversario della consacrazione della chiesa. – Anche questo giorno può essere visto in rapporto all’articolo precedente del Simbolo, perché il tempio di pietra è una figura della Chiesa militante e trionfante, del Regno di Cristo sulla terra e in Cielo.

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