Oltre a una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita. – Lucia Alberti

La bellezza come creazione di Dio e che da Lui discende anche attraverso l’opera dell’uomo. Potrebbe essere il sottotitolo di questo volume, che raccoglie una bellezza artistica nascosta e poco nota, la cui storia ferita si intreccia con il dramma provocato dal terremoto.
Il volume raccoglie alcune delle opere sacre danneggiate dal sisma del 2016 e provenienti dalle chiese dei paesi di Amatrice e Accumoli (RI).
Grazie alla Fondazione Varrone di Rieti, che ha finanziato il restauro e offerto l’utilizzo gratuito degli spazi, le opere sono uscite dal magazzino dove erano conservate, presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (RI), e sono divenute protagoniste di un restauro fatto “en plein air”: il laboratorio per il loro recupero si affacciava infatti sulla piazza principale del centro storico di Rieti, in un edificio dismesso, le cui vetrate hanno permesso a tutti di seguire passo passo la loro rinascita.
Il volume è corredato da una serie di saggi, fra i quali si distingue quello del vescovo della Diocesi di Rieti, monsignor Domenico Pompili, da schede sui singoli oggetti e da un ricco apparato iconografico a colori, che dà conto non solo delle opere sacre di pittura, ma anche di oggetti devozionali come reliquari, croci processionali, ostensori e “divini infanti”, dei piccoli simulacri con volto in cera, capelli naturali e vesti ricamate con il monogramma M per Maria Bambina e con quello di Cristo per Gesù Bambino. Particolarmente significative la lastra in pietra a ricordo del sisma del 1703 e varie tele con S. Emidio protettore dal terremoto.
Le opere pittoriche sono di cronologia, qualità artistica e dimensioni molto diverse, provenendo sia da chiese importanti sia da chiesette o piccole cappelle. Coprono un ampio periodo storico, che va dal XIII al XIX secolo. Alcune sono di autori più noti come Cola dell’Amatrice, altre invece si riferiscono ad anonimi pittori, in gran parte appartenenti a botteghe del centro Italia: tutti costoro hanno ben interpretato lo spirito religioso e le esigenze devozionali di un territorio montuoso, duro ma affascinante, territorio che ha saputo sviluppare in modo autonomo feste e tradizioni.
Un’immagine particolarmente toccante è la foto con i cittadini di Amatrice e Accumoli in visita al laboratorio di restauro: visi seri e attenti di fronte alla competenza di chi si prendeva cura di oggetti che per secoli erano stati – e presto torneranno ad essere – il segno visibile della fede di una terra martoriata sì, ma con una forte volontà di rinnovamento. È questa «l’arte come sollievo», per citare il titolo del contributo del Soprintendente Cassio, che suscita nuovi percorsi di conoscenza, custodia e rinascita dell’identità culturale di un territorio ferito, partendo dalle sue radici più profonde.
Cassio Giuseppe e Refice Paola (a cura di)
Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita
Edizioni Il Formichiere, Foligno 2021, p. 310, 15 €